4 mar 2010
DAYTONA - Dario Marchetti, che sarà al via della 200 Miglia di Daytona con una Ducati 848 per MotoSprint, è salito altre due volte sul podio nella sua seconda giornata di gare della Bike Week, la settimana di corse motociclistiche sul circuito di Daytona, in Florida, che avrà il clou nella prestigiosa 200 Miglia, nella notte di venerdì, ora locale.
Il pilota bolognese guida una Ducati 848 del team DucShop di Atlanta, Georgia, ed è proprio in preparazione all’evento di maggior prestigio che ha corso le due gare della Battle of Twins e della Sound of Thunder, ieri, ottenendo due secondi posti, e le altre due gare delle stesse categorie oggi. Questa volta ha finito terzo nella BOT e secondo nella SOT, entrambe nuovamente vinte dall’oriundo Pat Mooney, inglese di nascita ma da anni trapiantato in Florida, in sella ad una Buell 1125 R. Marchetti è partito bene nella prima gara, secondo, ma si è accorto subito che la moto non spingeva forte e per tenere la ruota di Mooney è arrivato lungo alla variante; ha rimontato velocemente ma la sua Ducati 848 mancava di potenza e Wes Orloff, in sella ad una seconda Buell, è riuscito a riagganciarlo. Davanti, Mooney ha continuato indisturbato mentre la bagarre per il secondo posto si è risolta solo sul traguardo: Marchetti ha tentato il tutto per tutto ma nella volata l’americano ha avuto la meglio.
«Mi sono accorto subito che qualcosa non andava - è il racconto di Marchetti - ma ho voluto provarci ugualmente. Però è la 200 Miglia la gara che più ci interessa, quindi quando sono arrivato lungo ho preferito tirare dritto e non rischiare di fare danni. Speravo almeno nel secondo posto, Orloff mi passava sul dritto e io gli rendevo il favore in staccata; all’ultima curva sono uscito forte, gli ho preso la scia e ho tentato la volata, ma non ce l’ho fatta. Per mezza ruota, accidenti!».
La squadra ha poi scoperto che il calo di potenza era dovuto a un problema di alimentazione. Restava ancora la Sound of Thunder ma ancora una volta Mooney si è involato e Marchetti ha condotto una gara solitaria in seconda posizione. Il vento ha giocato un ruolo determinante.
«Nel rettilineo principale il vento soffiava contro e mi mancavano 1.000 giri. Soffiava anche per Mooney, ma la maggior cilindrata della sua moto ha reso meno avvertibile il calo; la mia sentiva di più il vento. Comunque niente scuse: Mooney va forte e ha meritato di vincere. Io ho scelto di usare la 848 perché è la stessa che avrò nella 200 Miglia, sapevo che sarebbe stata dura e non mi devo lamentare. Abbiamo fatto un buon lavoro di preparazione, ho costruito un ottimo rapporto con la squadra, che è tutta americana, e da domani cominciano le prove della gara più importante. Siamo un team privato e ci sono tanti ufficiali, sarà dura. Ma ci divertiremo!».
LE CLASSIFICHE
BATTLE OF TWINS (2a gara): 1. Mooney; 2. Orloff; 3. Marchetti; 4. Carmody; 5. Scott.
SOUND OF THUNDER (2a gara): 1. Mooney; 2. Marchetti; 3. Ivanoff; 4. Scott; 5. Harrison.
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