Da quando la maratona "africana" si corre in Sudamerica
Pubblicato il 26 gennaio 2014, 18:50
"La Dakar 2014 è stata la più dura di sempre, per il percorso della prima settimana che in varie occasioni è stato diviso dalle auto e ci ha portato ad affrontare scalate quasi impossibili in quota, tratti di fiumi in canyon strettissimi ed impegnativi e zone sabbiose con dune molto molli , erba “a chameaux”, e whoops a perdita d'occhio". A dirlo è Paolo Ceci, il pilota italiano meglio classificato alla Dakar, il più duro e lungo dei rally, che dall'Africa per motivi di sicurezza si è spostato in Sudamerica, trovando percorsi molto belli e impegnativi e un grande entusiasmo da parte dei Paesi attraversati.
"Con speciali e tappe più lunghe - ha aggiunto Ceci - si arrivava molto più tardi al bivacco e il tempo a disposizione per preparare road book , mangiare e lavarsi era pochissimo. Di conseguenza non c'era il tempo necessario per riposarsi adeguatamente".
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