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8 lug 2025 (Aggiornato alle 10:54)
Le immagini dell'incidente avvenuto ad Assen sono ancora ben impresse nella memoria di ogni appassionato, ma anche in quella di Luca Lunetta, che durante il GP d'Olanda della Moto3 è caduto all'ultima chicane con la peggior dinamica possibile rimediando una frattura scomposta a tibia e perone. Pur dovendo affrontare un lungo periodo di riabilitazione prima di poter tornare in sella, il portacolori del team SIC58 Squadra Corse non ha perso il sorriso e, anzi, ha acquisito ulteriore consapevolezza nei propri mezzi. Ecco cosa ci ha raccontato, a poco più di una settimana dall'accaduto e ad un paio di giorni dal rientro in Italia.
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Luca, come ti senti dal punto di vista fisico? E da quello mentale?
“All'inizio è stato molto doloroso, soprattutto nei primi momenti dopo la caduta, mentre ora sto aspettando pazientemente che la situazione migliori. Mentalmente invece è stato un duro colpo, ma mi reputo abbastanza forte sotto questo aspetto e sono consapevole del fatto che episodi come questi possano accadere a noi piloti. E' dura, ma cerco di guardare avanti e a concentrarmi sul recupero per tornare in moto quanto prima e ancora più forte”.
Hai voluto rivedere le immagini dell'incidente?
“Sì, le ho viste poco dopo per capire la causa di una caduta così strana e mi sono reso conto che il pilota davanti a me (Alvaro Carpe, ndr) ha rischiato di cadere, è per questo che è avvenuto il tamponamento. Rivedendo le immagini ho avuto la conferma di quanto sia stato impressionante l'incidente in sé, ma anche e soprattutto di quanto sia stato relativamente fortunato ad infortunarmi soltanto alla gamba”.
Cosa hai pensato quando hai realizzato ciò che è successo?
“E' difficile da descrivere, ma quando si cade sembra che il tempo rallenti e si pensano molte cose. I piloti non provano quasi mai paura, ma questa volta ho avuto tanti pensieri per la testa capendo immediatamente che sarebbe stato un brutto incidente. Come detto, posso reputarmi fortunato essendomela cavata soltanto con una frattura a tibia e perone. E' un infortunio importante, ma vista la dinamica va bene così”.
Hai già un'idea di quali possano essere i tempi di recupero?
“Non ancora, ma non voglio avere fretta. Chiaramente spero di tornare presto in gara, ma voglio comunque prendermi tutto il tempo necessario per rientrare al top della forma. Anzi, ne approfitto per ringraziare i medici del circuito di Assen per la tempestività con cui mi hanno soccorso, così come la mia equipe che mi segue durante questo periodo complicato”.
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