“Il risultato in Thailandia è stato decente ma non quello che io ed il team ci aspettavamo” ha detto il pilota di Garbagnate alla vigilia del secondo appuntamento del Motomondiale
Quale migliore occasione per riscattarsi se non andare su una pista amica e dove si è sempre andati forte? Lo sa bene Tony Arbolino che ha come sua pista preferita proprio la rientrante Termas de Rio Hondo sulla quale ha vinto una volta e ottenuto una pole position.
La stagione del pilota di Garbagnate Milanese è tutta da scoprire: nuovo team, nuova moto con tanto potenziale ancora inespresso e nuovo compagno di squadra. Il #14, alla vigilia del secondo appuntamento del Motomondiale, ha dichiarato: “Il risultato in Thailandia è stato decente ma non quello che io e tutto il team bLU cRU Pramac Yamaha ci aspettavamo, per quello non vedo l’ora di andare in Argentina. Termas de Rio Hondo è un tracciato che amo e sul quale sono sempre andato forte: ho vinto nel 2023 in Moto2, ho chiuso terzo in Moto3 nel 2019 e ho fatto pole nel 2018. E’ un tracciato sul quale mi sono sempre sentito bene e ho sempre dato il massimo. In Thailandia abbiamo faticato a trovare il giusto setting della moto, che è abbastanza diversa da quella che ho guidato l’anno scorso ma ha un grande potenziale. Una parte della responsabilità è anche mia, non conosco ancora così bene la moto per poter dare la giusta direzione nelle sfide da affrontare. Al momento, penso di utilizzare solo il 60% del suo potenziale, quindi c’è ampio margine di miglioramento. Ecco perché tornare su un tracciato che conosco bene, come Termas, è cruciale non solo per la mia confidenza ma per il morale di tutto il team. Dobbiamo fare importanti passi avanti e lottare per la testa della gara.”
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