Pedro Pedro Pedro Pe, praticamente il megli di Sante Fé.. Pedro Pedro Pedro Pé, fidati di me. Abbiamo citato la grandissima e indimeticabile Raffaella Carrà, perché Acosta è davvero un personaggio da tenere d'occho. Il pilota del team KTM Ajo ha centrato il secondo successo di carriera in Moto2, confermando di essere ciò che veniva descritto nel 2021: un fenomeno di classe.

Piccolo e feroce: ecco il meraviglioso rookie della Moto2

Siamo convinti che, se non si fosse infortunato a circa metà stagione, Pedro avrebbe colto più delle due vittorie già marcate sino a oggi. Eppure, all'inizio dell'anno i critici furono poco generosi nei suo confronti, ma lui ha risposto a parole (lo abbiamo udito con le nostre orecchie) e in pista.

Ci piace così, un ragazzo con le palle. Quadrate, come il suo talento. Piccola, invece, è la conformazione fisica. Una sorta di fantino con il carattere di un mastino da competizione. Piuttosto tranquillo nel paddock, una jena tra i cordoli: il numero 51 è atteso a Motegi in qualità di "Figurina Panini" da collezionare, benchè in Giappone vadano meglio in voga i Manga.

Augusto c'è. Quasi, perché c'è anche Ogura

Si dice spesso che Fernandez sia lanciato verso l'alloro della categoria di mezzo, è anche vero, però i conti dicono che il discorso rimanga apertissimo. Ai Ogura è a ridosso, peraltro a Motegi gioca di fronte al pubblico amico. Il nippo sa di rimanere in Moto2, mentre Agusto sa che andrà in MotoGP. Che differenze di mentalità.

In pista, entrambi martellano. E c'è pure Aron Canet: lo spagnolo vorrà pur siglarlo il primo successo, sì o no?! Farlo di fronte agli occhi a mandorla, avrebbe significato multiplo. E Celestino Vietti Ramus, dov'è finito? Le sue prestazioni hanno registrato un netto calo, sicchè ne aspettiamo una pronta reattività. Il piemontese ha il potenzile per vincere ancora.