Moto2, la soddisfazione di papà Vietti: “Celestino ha stupito tutti”

Dopo la grande vittoria del figlio in Qatar, suo padre Michele ci ha raccontato in esclusiva ciò che ha provato vedendolo trionfare: “Un dominio simile è stato sorprendente anche per noi, ma è il frutto di tanto duro lavoro”

Moto2, la soddisfazione di papà Vietti: “Celestino ha stupito tutti”

Alessandro Di MoroAlessandro Di Moro

Pubblicato il 12 marzo 2022, 13:10

Una delle grandi sorprese del Gran Premio del Qatar svoltosi lo scorso weekend è stata la vittoria da vero dominatore di Celestino Vietti in Moto2. Un trionfo che l'ha inserito di diritto tra i grandi protagonisti di questa stagione della classe intermedia e che ha stupito tutti, compreso il padre Michele, che ci ha raccontato tutta l'emozione di quel momento e qualche retroscena del duro lavoro svolto dal pilota piemontese per arrivare ad alto livello.

Onestamente non mi aspettavo una vittoria del genere da parte di Celestino in Qatar e, anche a distanza di qualche giorno, sono ancora senza parole dalla contentezza”, ammette Michele emozionato. “Attorno a metà gara ha anche commesso un errore permettendo a Canet di recuperare terreno, altrimenti avrebbe tagliato il traguardo con un vantaggio ancora più ampio. Sicuramente la penalità di Lowes in qualifica e la conseguente partenza dalla pole position hanno aiutato, ma la sua gara è stata qualcosa di incredibile”.

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Michele Vietti: “Per Cele è importante essere in un ambiente sereno”


Il trionfo del piemontese (il primo in Moto2) è arrivato dopo un inverno di duro lavoro: “Celestino è un gran lavoratore e durante gli scorsi mesi si è dato da fare per migliorare il più possibile dopo un primo anno di apprendistato in Moto2. Il segreto del suo successo, oltre ovviamente alla sua dedizione e all'impegno, risiede nella squadra, perchè per lui è davvero importante trovarsi in un ambiente sereno”.

Cele ha compreso l'importanza di conoscere bene i membri della squadra ai tempi del CEV Moto3 e da lì è cominciata la maturazione che l'ha portato ad essere competitivo nel mondiale”, prosegue Michele. “In Moto3 la squadra ha un'importanza relativa essendoci sempre gare di gruppo in cui è la scia a fare la differenza, ma in Moto2, dove le moto sono tutte uguali, essere nel team giusto fa la differenza”.

Infine, seppur in maniera scherzosa e scaramantica, non è mancato un pronostico sul proseguo della stagione: “Non vorrei sbilanciarmi troppo perchè sono un po' superstizioso, ma l'ultima volta in cui Celestino ha vinto la prima gara della stagione è stato il 2015 e ha poi vinto il titolo nel CIV PreMoto3. Riuscire nella stessa impresa nel Motomondiale sarà durissima e ci sono tanti avversari davvero pericolosi, ma...mai dire mai”.

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