MotoGP, Ruben Xaus ammette: "Marquez ha abbassato la guardia e..."

È stato un fine settimana di sorprese quello vissuto in MotoGP, tra condizioni mutevoli, cadute e una griglia che ha visto ribaltare i valori consueti. A commentare la situazione è stato Rubén Xaus, ex pilota e oggi opinionista, che ha voluto mettere in luce i protagonisti e gli equilibri stravolti del Gran Premio in una nuova puntata del suo podcast "Duralavita". Xaus ha messo in risalto le prestazioni di Aldeguer, Bezzecchi e Raúl Fernández, i quali, secondo lui, sono riusciti a mutare i valori in campo anche grazie alle particolari condizioni di grip.

Ruben Xaus: "Le cadute, per Marquez, diventano sempre più difficile da accettare"

Xaus ha elogiato lo spettacolo in pista: "Ci siamo persi una gara tra Bezzecchi e Aldeguer, a causa della caduta del primo. Loro due, ma anche Raul Fernandez erano su un altro pianeta. Abbiamo visto dieci o dodici moto insieme che si superavano come in una corsa di Moto3". Ha apprezzato anche l’atteggiamento di piloti che hanno saputo sfruttare l’occasione: "Rins ha passato momenti difficili con gli infortuni e questa è stata un’opportunità per rialzare la testa, stare davanti e rischiare con la gomma soft, anche se poi è comprensibilmente calato. Non poteva mancare un passaggio su Marc Marquez, caduto dopo aver già messo in tasca il titolo. "Marc si è fatto male, per fortuna, solo dopo aver vinto il campionato, con il passare del tempo le cadute diventano più dure e più difficili anche da accettare, anche a livello mentale".

Il commentatore ha sottolineato la crescita interiore dell’otto volte campione del mondo: "Vediamo un Marc molto evoluto, sia emotivamente che mentalmente". Per Xaus, questa maturità è fondamentale in uno sport dove l’errore può arrivare anche per eccesso di rilassatezza: "Si è visto che quando abbassi la guardia, arrivano gli errori. Piloti come Alex Márquez o lo stesso Marc hanno sbagliato perché si sono concessi un momento di calma. È un prezzo che paghi quando ti rilassi, anche se te lo meriti".

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