16 set 2025
Dopo il terzo posto nella Sprint e il quinto nel GP di San Marino, Fabio Di Giannantonio è sceso in pista per affrontare una giornata di test, conclusa al settimo posto, utile per migliorare le proprie prestazioni. Dopo il 16esimo GP il romano è settimo in campionato, dietro per appena un punto al compagno di box Franco Morbidelli.
“Diggia” ha ammesso: “Non avevamo parti nuove da provare, solo una cosa piccola. Ci siamo concentrati per toglierci ogni dubbio riguardo questo feeling che ci manca. Abbiamo fatto tantissime modifiche al set-up. Siamo arrivati a un punto, ma ovviamente è sempre particolare perché il lunedì il grip in pista è pazzesco e quindi qualunque cosa provi va sempre bene. Si va fortissimo con le gomme nuove, usate, tutte. Sarà da confermare nelle prossime gare. Questo tempo in pista ci aiuterà a schiarirci le idee”.
Riguardo alla stagione ha aggiunto: “Non è così banale il lavoro che stiamo facendo come team. Dobbiamo dare tanto credito alla nostra squadra, alla VR46, siamo un team factory-supported però non abbiamo le 30 persone nel nostro camion che lavorano. Siamo sempre noi. Quando io faccio un commento, viene analizzato da Ducati e con il tempo arrivano le informazioni a noi. Il loro main target ovviamente sono i due piloti ufficiali. Quando si trovano in una situazione così dove manca il feeling e non si riesce a trovare la quadra, non è così banale che noi stiamo andando bene. Abbiamo una moto sviluppo e stiamo andando forte”.
Di Giannantonio non ha lavorato solo sulla moto. Il romano, infatti ha anche girato con una tuta nera e ha spiegato: “Con Dainese stiamo lavorando per cercare di migliorarla. L’abbiamo provata due settimane fa e l’ho voluta riprovare con la MotoGP visto che l’ergonomia è un po’ diversa. Volevamo vedere se stavano andando nella direzione giusta. Lavoro con loro da due anni e in questo lasso di tempo abbiamo migliorato tantissimo la sicurezza. Ho portato tante novità in pista. La mia tuta è spesso stata prototipo, abbiamo fatto grandi step che piano piano stiamo portando a tutti gli altri piloti. Questo mi inorgoglisce”.
Il prossimo appuntamento sarà in Giappone, a cui ne faranno seguito altre due in Asia e una in Australia: “Quando ero piccolo non le apprezzavo, ora invece sono carico. Si cambia anche un po’ la routine da pilota. Si va in hotel, non si sta nel motorhome, ci sono i fusi orari, e si passa molto più tempo con la squadra”.
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