Il Manager italiano: “Non so se sarà la sfida più grande della mia vita. Il team Tech3 resterà questo perché le cose che funzionano non vanno cambiate, neanche il nome"
5 set 2025
Il pubblico italiano e non ha imparato a conoscere Gunter Steiner nei panni del vulcanico Team Principal della Haas, ma ora dovrà abituarsi alla sua nuova veste di Team Principal MotoGP. Dal primo gennaio del 2026 infatti Steiner erediterà il comando dello storico team Tech3 da Hervè Poncharal, iniziando una avventura completamente nuova.
“Sono nel motorsport da tanto tempo ma è la mia prima volta nelle due ruote – apre Steiner – e ho tanto da imparare. Dopo aver terminato la mia esperienza in F1 nel 2023 ho pensato a cosa fare: ho sempre amato la MotoGP, così dopo essermi preso un po’ di tempo per me ho capito quanto il campionato potesse essere interessante. Il team Tech3 resterà così com’è perché non avrebbe senso cambiare qualcosa che funziona, e terremo vicino a noi Hervé per avere tutto l’aiuto possibile. Nel primo anno impareremo, poi vedremo il da farsi. Non ho mai pensato di cambiare il nome del team perché ha la storia al suo interno. Quando abbiamo iniziato le negoziazioni? Prima dell’arrivo di Liberty, avevamo già visto il potenziale”.
Per Steiner la MotoGP corrisponderà ad un piccolo tuffo nell’ignoto, ma il Manager italiano ha le idee chiare.
“La sfida più grande sarà capire in fretta tutto di questo mondo: non so se sarà la iù grande della mia vita, ma lo scoprirò. In passato ho aperto un team Nascar senza sapere nulla della Nascar: i primi sei mesi li ho passati ad imparare, stavolta ho il vantaggio di avere al mio fianco Hervé”.
In ultima istanza Steiner delinea qualche differenza tra MotoGP e F1, sottolineando però anche i punti di forza della prima.
“Vedo tanto potenziale in questo campionato, e la prima cosa da fare è portare più persone alle gare. Lo show non manca e dobbiamo fare capire a più persone quanto sia bello, andando anche in paesi che oggi non ospitano la MotoGP. Cosa la top class non dovrebbe prendere dalla F1? Ogni sport ha le sue caratteristiche, e credo che nessuno qui voglia una copia della F1. La MotoGP deve creare le proprie storie, e non dimentichiamoci che la F1 ha avuto fortuna in un momento sfortunato per il mondo come la pandemia”.
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