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UFFICIALE: Tech3 passa nelle mani di Steiner e soci. Poncharal: “Nulla dura per sempre”

Gianmaria Rosati
Pubblicato il 5 settembre 2025, 12:20
Un anno fa la sala conferenze di Barcellona si commuoveva per l’addio alle gare di Aleix Espargarò. Oggi la scena si è ripetuta, ma questa volta per celebrare l’uscita di scena di Hervé Poncharal, che alla fine del 2025 consegnerà le chiavi del suo storico ed iconico team Tech3 nelle mani di una cordata guidata da Gunther Steiner, ex Team Principal della Haas in F1.
Un cambiamento epocale per il paddock, che vede uno dei suoi capisaldi – nonché presidente dell’IRTA fino al maggio scorso – fare un importante passo indietro. Non sarà però un addio, perché pur cedendo l’attività Poncharal resterà un collaboratore e consigliere importante all’interno del mondo Tech3.
“Nulla dura per sempre – le parole ricche di commozione di Poncharal – ho pensato tanto al giorno in cui avrei dato una nuova direzione alla mia vita. Si tratta di un momento emozionante: quando sei in MotoGP vivi di MotoGP, il resto rimane sullo sfondo. E’ difficile chiudere un capitolo così importante e mettersi a fare altro nella vita, dato che pur con qualche lamentela amiamo tutto questo. Ho pensato alla mia struttura come ad un figlio che si vuole fare crescere, fino ad un certo punto lasciarlo andare”.
Poncharal, la scelta di cambiare ed i ricordi
Così Poncharal ha iniziato a valutare il passo successivo.
“Ho avuto tanti incontri, anche con Liberty, ed il vincitore è stato Gunther. All’inizio ero un po’ spaventato da lui (sorride ndr) ma in realtà è molto umano e ascolta attentamente l’interlocutore. Non siamo uguali ma abbiamo tanti punti in comune, così ho deciso di chiudere l’accordo con lui. Io guiderò la struttura fino al 2025, poi dal primo di gennaio lascerò tutto in mano a lui e Richard Coleman: se vorranno io sarò al loro fianco e cercherò di aiutarli, ma la cosa importante è che la struttura resterà la stessa sotto tutti gli altri aspetti. Voglio davvero ringraziare una persona ossia Carmelo Ezpeleta, da cui ho imparato tanto e con il quale ho condiviso tanti momenti”.
Ovviamente in un momento come questo è facile riavvolgere il nastro dei ricordi, sia quelli positivi che negativi.
“Vincere il titolo della 250 nel 2000 con un pilota francese (Olivier Jacque ndr) in un team francese è stato incredibile, nonché il pass per passare in classe regina. I peggiori momenti riguardano le scomparse di Kato e Simoncelli. Carmelo si è imposto relativamente a Suzuka: ha detto che non saremmo più tornati fino a quando non avrebbero tolto il muro in quella curva, e nonostante le pressioni non siamo tornati”. L’era di Tech3 come lo conosciamo è terminata, ed è difficile non commuoversi.
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