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MotoGP, svelato il segreto: Valentino Rossi assente alla parata delle leggende, ecco il motivo

Al Red Bull Ring la “Legends Parade” ha riportato in pista campioni come Stoner, Pedrosa, Agostini e Capirossi, protagonisti con moto che hanno fatto la storia del Motomondiale.

giacomo agostini valentino rossi Red Bull

Francesco Allevato

20 ago 2025 (Aggiornato il 21 ago 2025 alle 07:21)

Il Gran Premio d’Austria non è stato soltanto l’ennesima prova di forza di Marc Marquez, ormai protagonista assoluto della stagione 2025, ma anche l’occasione per un viaggio nella memoria del motociclismo. Prima della partenza della MotoGP, infatti, il Red Bull Ring ha ospitato la “Legends Parade”, un evento che ogni anno riporta in pista alcuni campioni del passato insieme a moto che hanno segnato intere generazioni di tifosi. Il pubblico austriaco ha potuto applaudire Dani Pedrosa, Casey Stoner, Andrea Dovizioso, Giacomo Agostini, Loris Capirossi, Simon Crafar e Luca Cadalora, che hanno regalato spettacolo senza dover lottare per un podio, ma semplicemente riaccendendo ricordi e passioni.

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L'assenza del nove volte iridato

Stoner ha riacceso i brividi al Red Bull Ring portando in pista la Honda RC213V-S con la quale ha vinto il titolo nel 2011. Dani Pedrosa ha preferito una KTM 250 due tempi, mentre Loris Capirossi ha fatto rivivere l’Aprilia RSW 250 del 1998. Luca Cadalora, invece, ha scelto la Yamaha YZR 500 della sua epoca d’oro, regalando al pubblico il sound graffiante della classe regina degli anni Novanta. E accanto a loro non poteva mancare Giacomo Agostini, la leggenda delle leggende, in sella alla sua inseparabile MV Agusta.

L’unica vera "nota stonata" è stata l’assenza di Valentino Rossi in pista. Il nove volte campione del mondo era presente al Red Bull Ring e ha seguito da vicino la parata, ma per motivi contrattuali non ha potuto unirsi agli altri: il suo legame con Monster Energy, rivale diretto di Red Bull (organizzatrice dell’evento), lo ha relegato al ruolo di spettatore. Una limitazione che ha lasciato un po’ di amaro in bocca ai tifosi, ma che non ha oscurato il fascino di una sfilata che ha fatto tornare indietro le lancette del tempo.