MotoGP, Ducati continua a vincere con Marc Marquez ma gli avversari sono sempre più vicini

La casa di Borgo Panigale è destinata a conquistare il proprio quarto titolo consecutivo grazie ad un Marquez pressoché perfetto, vietato però sedersi sugli allori
MotoGP, Ducati continua a vincere con Marc Marquez ma gli avversari sono sempre più vicini
© Luca Gorini

Meno moto in griglia rispetto ad un anno fa e meno possibilità di test rispetto ai competitor oltre a una GP25 che sembra essere efficace solo nelle mani di Marc Marquez. Il vantaggio di Ducati su Aprilia e KTM si è ridotto e anche le giapponesi si stanno avvicinando, partiamo provando ad analizzare cosa sta succedendo a Borgo Panigale.

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Dalla loro introduzione all’inizio della stagione 2024, la classificazione per fasce delle concessioni hanno comportato un cambio importante nelle dinamiche di sviluppo e test delle case, soprattutto per Ducati. La casa di Borgo Panigale ha visto ridursi notevolmente le possibilità di accumulare dati e sviluppare le nuove Desmosedici GP. Basti pensare che, fino alla stagione 2022 le case avevano a disposizione 240 gomme per l’intera stagione da sfruttare nei test – ridotte poi a 200 nel 2023 – mentre oggi, essendo in Fascia A, in Ducati hanno solamente 170 pneumatici. Con quasi 50 treni in meno a disposizione nel corso dell’anno è ovviamente più difficile poter provare nuove soluzioni e ogni gomma va sfruttata al meglio. A questo si aggiunga che Ducati dal 2024 non può più effettuare wildcard con il Test Team e Michele Pirro limitando ulteriormente la possibilità di provare nuove componenti in condizioni di gara. Il “rallentamento” della Ducati in questo 2025 rispetto alle concorrenti – nonostante il dominio di Marc Marquez capace di vincere 21 delle 26 gare corse tra Sprint e GP – è però confermato anche dai numeri. Nella passata stagione sui 20 GP disputati, la casa di Borgo Panigale ne ha vinti 19 con un distacco medio rispetto alla prima moto di un’altra casa di 9”750. In questa prima parte di stagione invece su 13 round, Ducati è già stata battuta in due occasioni a Le Mans e Silverstone mentre nei restanti 11 GP il vantaggio medio si è ridotto a 6”9. Un gap che, nelle ultime gare, si è ridotto ulteriormente tanto che escludendo il Sachsenring – dove Marc ha fatto selezione anche sui compagni di marca – e considerando solamente Assen, Brno e il Red Bull Ring, tra il #93 e Marco Bezzecchi (secondo in Olanda e Repubblica Ceca e terzo alle spalle di Fermin Aldeguer in Austria) in media ci sono stati meno di due secondi. Le motivazioni dietro questo “calo” delle prestazioni potrebbero essere molteplici: fino alla passata stagione, la casa di Borgo Panigale poteva contare su otto moto in griglia di cui la metà supportate in maniera ufficiale mentre quest’anno sono solo sei di cui solo tre GP25. Meno dati raccolti nei test, meno prove in pista svolte dai piloti, e uno sviluppo bloccato stanno probabilmente pesando più del previsto nel bilancio della casa di Borgo Panigale, che seppur con una GP25 vincente nelle mani di Marc Marquez, in quelle di Francesco Bagnaia e Fabio Di Giannantonio sembra non avere la stessa efficacia. La Desmosedici GP25 è – come hanno ripetuto più volte sia Gigi Dall’Igna che Davide Tardozzi – una piccola evoluzione della GP24, soprattutto a livello di motore, modifiche che però sembrano aver tolto soprattutto a Pecco il proprio punto forte, la staccata e l’inserimento in curva. Ducati, avendo omologato in questa stagione sia il motore 2025 che quello 2024, il prossimo inverno potrà scegliere se ripartire con tutti i piloti dalla base della GP24 o proseguire affidando agli ufficiali il motore della GP25 e proseguendo l’attuale linea di sviluppo, in attesa del debutto nel 2027 della nuova 850.

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