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“Fino a 2-3 gare fa non avrei mai pensato di essere in questa situazione” commenta il pilota italiano di KTM, settimo al traguardo della Sprint austriaca
Marco Pezzoni
16 ago 2025
Settimo posto finale ed una bella battaglia con Aldeguer per un Bastianini che sta trovando sempre più confidenza con la sua KTM nonostante una partenza non perfetta e condizionata anche da quanto è successo a Fermin e Bagnaia
“Peccato per la partenza – ammette Bastianini nel suo media debrief – ma è andata anche abbastanza bene, sono più arrabbiato per la Sprint che per la qualifica, non era facile entrare in Q2, c’erano tanti piloti che potevano far bene. Ho fatto anche un bel giro, non perfetto altrimenti mi sarei potuto giocare la pole, sarebbe stato ancora meglio. La cosa positiva è quella, fino a 2-3 gare fa non avrei mai pensato di essere in questa situazione. Sono contento.”
Poi aggiunge: “Nella Sprint Race purtroppo è andata così, ho cercato di venirne fuori ma quando si è dietro si fa fatica a recuperare. Ho avuto un contatto con Diggia, sono andato fuori, poi ho battagliato con Aldeguer, è stata difficile.”
Come diceva Acosta nella giornata di ieri, KTM non si è mai fermata nemmeno in vacanza e ha portato per l’Austria un nuovo pacchetto aerodinamico che richiama molto Ducati nella forma del cupolino e della bocca dell’airbox. “Questa è una pista “favorevole” anche alla nostra moto, siamo forti in frenata e stiamo dimostrando quello che è un po’ il nostro punto di forza. Non me l’aspettavo da Brno, forse, più che qui, qui mi aspettavo di essere competitivo, ci manca ancora accelerazione iniziale e la costanza di gomme iniziale, ci sono altre marche che riescono ad essere veloci dopo qualche giro mentre noi abbiamo un calo. Devo cercare di capire come gestire questa cosa qui, penso che verrà piano piano.”
Poi aggiunge: “In gara non ho mai avuto la seconda parte favorevole con questa moto come invece mi succedeva in passato. Credo che sia una cosa che verrà un po’ più lentamente, dobbiamo capire come fare. Forse servirà un set up diverso, al momento è nel dna della moto consumare gomme, domani dovrò cercare di gestire bene.”
Parlando dello stile di guida della KTM dice: “Da fuori sembra una guida più sporca perché si deve forzare molto sull’anteriore con questa moto; invece, con la moto che usavo prima non succedeva. E’ diversa, sto cercando di capire qual è il suo punto forte e penso di averlo capito. A volte mi viene da guidare diversamente e faccio qualche errore, mi sto adattando bene e sto arrivando. E’ divertente, però non dura tanti giri perché soffriamo un po’.”
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