MotoGP: Fermin Aldeguer incognita e mina vagante della seconda parte di stagione 

Il giovane spagnolo del team Gresini si appresta a disputare la seconda parte della sua fin qui più che positiva annata da rookie
MotoGP: Fermin Aldeguer incognita e mina vagante della seconda parte di stagione 

Francesco AllevatoFrancesco Allevato

8 ago 2025

In una MotoGP sempre più affamata di giovani fuoriclasse, Fermín Aldeguer si è imposto ricoprendo da subito lo status di matricola più promettente. Il 2025 del rookie murciano ha sorpreso e impressionato, in virtù di una guida estrosa e imprevedibile, capace di attirare su di sé le attenzioni non solo del pubblico, ma anche dei vertici della categoria. Ducati, che lo ha scelto per affiancare Álex Marquez nel team Gresini, se lo coccola e lo protegge: insieme a Pedro Acosta, Aldeguer rappresenta oggi il miglior prospetto della nuova generazione. Il punto di svolta della sua stagione è arrivato a Le Mans, dove ha centrato un doppio podio, terzo sia nella Sprint che nella gara lunga, confermando in modo netto il proprio potenziale. Quel fine settimana francese è stato la fotografia nitida di ciò che Aldeguer può già offrire alla MotoGP.

Il podio di Le Mans ed il ruolo da assumere d'ora in avanti

Da quel momento in poi, pur senza altri podi, Aldeguer ha continuato a mostrare segnali di crescita solida. La sua velocità media è ormai allineata a quella dei migliori otto in griglia, e in diverse occasioni ha saputo lottare ad armi pari con compagni ben più esperti. Da sottolineare come nel complesso non abbia sfigurato nel confronto interno con Alex Marquez, autore della sua miglior stagione da quando è in MotoGP. Il giovane spagnolo, classe 2005, mostra anche una maturità rara per la sua età: pochi errori, approccio metodico e un lavoro costante nel migliorare la gestione di gara, punto chiave per chi ambisce a restare stabilmente nel gruppo di testa.

La Ducati lo sta seguendo con attenzione, consapevole di avere in casa un diamante grezzo da affinare ma già in grado di brillare. Se riuscirà a compiere quel salto definitivo in termini di costanza e consapevolezza, il suo ruolo all’interno del marchio di Borgo Panigale potrebbe crescere rapidamente. Aldeguer ha tutte le carte per diventare uno dei volti principali del futuro Ducati, un'alternativa credibile ai big di oggi, e chissà, magari già dalla seconda parte di stagione.

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