La gara di Brno ha mostrato nuovamente un Marco Bezzecchi velocissimo ed in versione anti-Marquez, ruolo che nelle ultime uscite stagionali ha ricoperto in svariate occasioni, a dimostrazione di una competitività elitaria e di un binomio, con Aprilia, che dopo un difficile avvio stagionale sta crescendo vertiginosamente. Dopo aver condotto la prima parte di gara, Bezzecchi si è dovuto arrendere solamente a Marc Marquez, riuscendo, in seguito, a gestire l'arrivo di Pedro Acosta alle sue spalle: "All'inizio stavo un pò gestendo, mancavano tanti giri ancora e non potevo seguire Marc altrimenti sapevo che avrei potuto patire qualcosa sulle gomme. Quando ho visto che Acosta si stava avvicinando ho aumentato il ritmo perchè avendo conservato le gomme sapevo di avere questo margine".

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Marco Bezzecchi: "Non mi sento la seconda forza del campionato, ma siamo migliorati"

Terzo podio dell'anno per il riminese, che nelle ultime tre gare ha chiuso per due volte alle spalle del solo Marquez: "Non mi sento la seconda forza del mondiale, sono quarto in classifica perciò mi sento la quarta forza del mondiale, dobbiamo continuare a lavorare così, intanto però ovviamente sono contento. Siamo migliorati e siamo più vicini alle Ducati anche se loro ancora sono più forti soprattutto nella gestione delle gomme dal punto di vista dell'elettronica. Bisogna ancora aspettare un pò per trarre delle conclusioni definitive però siamo sicuramente migliorati tanto".

Bezzecchi ha ripercorso le difficoltà tecniche ed anche psicologiche vissute nella difficile prima parte di campionato: "Nella pausa estiva voglio allenarmi, sono in un buon momento, stranamente ho anche voglia di andare in palestra! Dopo le prime gare pensavo che avrei fatto solo uno o due podi in tutto l'anno ma fortunatamente siamo riusciti a cambiare questa tendenza. L'inizio di stagione è stato molto particolare, dall'infortunio di Martin al ritrovarsi quasi da solo nello sviluppo della moto, la prestazione c'era ma non arrivavano i risultati, ho fatto fatica e ho dubitato di me stesso fino a Silverstone. Abbiamo cercato di costruire nel tempo e con calma, cercando di far fruttare il lavoro svolto, è importante non sentirsi arrivati e io mi sento tutto tranne che è arrivato".

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