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17 lug 2025
Il motomondiale torna a Brno a distanza di cinque anni dall’ultimo GP in Repubblica Ceca, Bagnaia dopo il terzo posto del Sachsenring vuole tornare ad avvicinarsi a Marc e lottare con lui per la vittoria.
MotoGP Brno, Binder: “Sarebbe bello vincere, ma rispetto al 2020 è cambiato tutto”
Brno è una pista “vecchia scuola”, dopo il Sachsenring hai detto che eri felice di venire qui.
“Non vedevo l’ora di tornare a Brno, è una delle piste più belle sulle quali ho corso in passato. È sempre un piacere guidare qui perché è un mix di tracciati. È simile al Mugello, ma con delle frenate molto più forti. Con il nuovo asfalto sembrerà di andare su un nuovo tracciato per le velocità che riusciremo a raggiungere. Ho sentito che nei test sono stati 4 secondi più veloce che nel 2020 quindi sarà divertente”.
Fabio Di Giannantonio ha detto che questa sarà una pista come il Mugello e che si aspetta che la Ducati vada bene.
“Credo che Ducati abbia sempre vinto negli ultimi anni tranne nel 2020 dove Brad fu incredibile. La nostra moto è ormai competitiva in tutte le piste, qui ci sarà molto grip e sono sicuro che saremo veloci ma credo che lo sarà anche Yamaha nonostante ci siano diverse accelerazioni. È una pista che si adatta anche abbastanza bene al mio stile di guida”.
Questo weekend tornerà in pista Jorge Martin, cosa ti senti di dirgli?
“Ha bisogno di ripartire da zero. Ha iniziato la stagione con due cadute in 12 giri a Sepang, poi quando poteva rientrare per la prima gara ha avuto un incidente col supermoto e si è rifatto male, è tornato in Qatar dove stava facendo un weekend molto solido ed è stato sfortunato ad avere quell’incidente con Diggia. Dopo un periodo così, credo che debba prendersela con calma, riprendere il ritmo senza pressione. Ha bisogno di conoscere la moto, perché per lui è ancora completamente nuova e provare a divertirsi perché dopo un periodo così non è sicuramente facile. Sono felice che sia rientrato perché è bello riavere il #1 in gara, è il campione del mondo ed è una cosa positiva per il campionato”.
Che voto daresti alla prima metà di stagione?
“Non voglio considerare le mie prestazioni dello scorso anno, altrimenti mi darei un 5. Dall’inizio della stagione, per i problemi che abbiamo dovuto affrontare a metà di questa prima parte di stagione, credo che posso darmi un 6. Ho lavorato bene in alcune situazioni mentre in altre sono stato troppo nervoso. Delle volte sarebbe meglio respirare, calmarsi e provare a parlare con il proprio team. Ripartire ed analizzare quello che hai fatto per fare dei passi avanti, che è la cosa che abbiamo fatto negli ultimi 3 Gran Premi”.
Dopo i test invernali ti saresti aspettato di fare così fatica quest’anno?
“No, la stagione però non è ancora finita e posso tornare davanti nella seconda metà. Avevo lasciato i test della Malesia felice per il feeling che avevo con la moto mentre in Thailandia ho iniziato ad incontrare difficoltà e due piloti hanno fatto meglio di me in questo inizio di stagione. Il nostro potenziale attualmente è il terzo posto perché siamo terzi in campionato ma so cosa devo fare per tornare a cambiare il mio approccio. Sapendo che oggi vincere è più complicato, dobbiamo lavorare molto di più per tornare ad essere a quello che secondo me è il mio livello. Di sicuro non mi aspettavo di faticare così in questa prima metà di stagione”.
Verstappen ha parlato di piste che dovrebbero sempre restare nel calendario della F1, per te quali sono le sei che non possono mancare in quello della MotoGP?
“Mugello, Austin, Brno, Sepang, Phillip Island e Assen. Ma ci sono anche Barcellona e tante altre, credo che ci sono tante piste belle che però devono curare di più la sicurezza. A Jerez ad esempio che è una pista che spero resti sempre in calendario ci sono due curve la 4 e la 7 dove abbiamo visto già i piloti arrivare ad alta velocità contro gli air fence e questo non è una cosa positiva. Mugello e Barcellona invece hanno pochissimo grip ormai per via dell’asfalto vecchio, sono piste che dovrebbero restare sempre in calendario ma alle quali andrebbero chiesti degli investimenti per la sicurezza”.
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