Frattura alla mano per Aleix Espargaro, il Giro d’Austria per lui è già finito

Il collaudatore HRC MotoGP si è dovuto fermare a causa del dolore troppo forte per continuare la sua prima gara da ciclista
Frattura alla mano per Aleix Espargaro, il Giro d’Austria per lui è già finito
© Lid-Trek

Non ha vissuto sicuramente il debutto che sognava Aleix Espargaro, nella sua prima gara da “Pro” come ciclista. Dopo sole tre tappe del Giro d’Austria, lo spagnolo ha dovuto alzare bandiera bianca a causa di una frattura alla mano.

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Il debutto da “Pro” al Giro d’Austria è durato solo due giornate per Aleix Espargaro. Lo spagnolo dopo aver terminato in 85esima posizione la prima giornata di gara incassando oltre 13 minuti. Molto meglio nella seconda tappa dove il suo compagno di squadra Hector Alvarez è salito sul podio di tappa e l’ex MotoGP ha chiuso a poco più di un minuto dal compagno di squadra. Purtroppo una caduta all’inizio della terza tappa ha obbligato lo spagnolo ad alzare bandiera bianca: “Ciao a tutti, come sapete, ieri non ho finito la terza tappa del Giro d'Austria. Aveva molto dolore e non riuscivo a frenare. Sono volato a Barcellona e mi hanno confermato una lesione al pollice”.
Sui suoi social, Aleix ha poi commentato così questa sua prima esperienza da ciclista professionista: “Volevo fare una piccola riflessione dopo questo debutto, dopo tanti mesi di preparazione, dubbi e aspettative. Ieri ero molto triste, ma oggi, più tranquillo, sono orgoglioso. Sono state tre tappe molto veloci e complicate, ho dovuto imparare molte cose in corsa, ma ho avuto sensazioni migliori di quanto mi aspettassi. È stato incredibile vivere questo sport dall'interno. Passare dalla MotoGP al ciclismo, debuttando nel tour mondiale a 35 anni è stato brutale. La tensione del gruppo, la velocità... È qualcosa di impossibile da immaginare guardandolo in tv. Non ho nemmeno il tempo di fermarmi a fare la pipì! Sono molto orgoglioso di essere stato lì con un team come Lidl-Trek”.
Infine il collaudatore HRC MotoGP si è sfogato, rispondendo a chi ha ritenuto la sua partecipazione al Giro d’Austria una mera opera di marketing: “So che molti mi vedono come un acquisto di marketing, e sì, in parte è così. Ma so anche che la squadra mi avrebbe fatto debuttare solo se avesse visto che ero a un livello sufficientemente alto, e credo di averlo dimostrato in queste fasi. L'affetto che ho ricevuto dalla gente quest'anno è stato incredibile, sia in trasferta che online. Per molti altri, non sarà mai abbastanza. Sono abituato a essere costantemente giudicato, alla pressione dei social media... E questo mi motiva ancora di più a continuare a lavorare e a sognare in grande”.

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