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Mirko Colombi
25 giu 2025 (Aggiornato il 26 giu 2025 alle 08:02)
Indipendentemente che possa essergli di buon auspicio o meno, il tatuaggio del Van Drenthe sul braccio desteo di Pecco Bagnaia è indelebile. In Olanda il pilota di Torino conquistò nel 2016 il primo successo di carriera: classe Moto3 ed equipaggiamento Mahindra. Conosciamo le diffocoltà attuali del numero 63 della MotoGP ma, chissà, Assen potrebbe essere la pista del riscatto.
Assen con ben quattro classi mondiali in azione: guardale in TV!
Il trend del campionato è chiaro: Marc Marquez è comodamente primo, Alex Marquez funge da secondo incomodo, Pecco Bagnaia si ritrova nella scomoda posizione di colui che le ha prese spesso dai fratelli catalani. Spesso, certo, tuttavia mica sempre: ad Austin il torinese ha vinto l'unico Gran Premio stagionale.
Negli Stati Uniti il numero 93 comandava, però è andato giù. Giustamente, GoFree ne ha approfittato, sbarazzandosi tra l'altro del portacolori Gresini. La forza di Alex è Marc, diremmo. E viceversa. Quando però l'otto volte iridato tribola o sbaglia, Pecco va più forte di Alex.
Assen, e quel tatuaggio a ricordargli tempi duri, tramutati in successo. Perchè a precedere il TT - così era chiamato il Gran Premio dei Paesi Bassi - Bagnaia aveva ottenuto poco in sella alla Mahindra. Tre podi in circa una stagione e mezza, ma la vittoria è una cosa diversa. Da notare i dati: Pecco si è ripetuto in Moto2 nel 2018, nella classe regina nel 2022, 2023 e 2024.
Marc si è imposto in cinque occasioni ad Assen: 125, doppia Moto2, doppia MotoGP. L'ultimo gradino alto e centrale risale al 2018, contraddistinto dai marchi Honda e la RC213 V. Cosa farà a bordo della Ducati? Per come è andato sinora, può solo vincere. Ma attenzione. Mai dare qualcosa per scontata.
Per quanto riguarda Alex, soddisfazioni minime in Olanda. Vittoria in Moto3 nel 2014, poi basta. Anche per il ventinovenne di Casa Marquez, il fine settimana in prossimità è occasione ghiotta per nutrire un bilancio così così, forte di quanto sta facendo sulla Ducati.
Piace il Van Drenthe a Marco Bezzecchi? Sì, come evidenziato dalla Sprint firmata nel 2023, più secondo posto domenicale. All'epoca ducatista, l'oggi Aprilia ufficiale è in grado di ripetere ottimi risultati? Certo, soprattutto se ele temperature di aria e asfalto sono contenute, a favorire un po' la RS-GP.
Occhio a Fabio Quartararo, vincitore dell'edizione 2022 della MotoGP. Guidava una Yamaha, ancora lo fa: il frances e e la M1 sono un tutt'uno sul giro secco, si aspetta quindi il passo avanti sulla lunga distanza. Silvertone e quell'abbassatore inchiodato, sono da trasformare in massima gioia.
Maverick Vinales e la KTM viaggiano, non c'è che dire. Devo ora raccogliere. Top Gun buttatto a terra da Franco Morbidelli al Mugello, altro che potrebbe fare bene, come Fabio Di Giannantonio: parliamo di Desmosedici quasi sempre, poiché superiori. E di Honda, cosa diciamo? Johann Zarco farà la danza della pioggia, sperando di bissare le Mans?
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