MotoGP Mugello, Alex Marquez: "Non bisogna dormire sugli allori, le altre case stanno crescendo"

Lo spagnolo, quarto al termine del venerdì alle spalle di Vinales, Bagnaia e Marc Marquez, si conferma tra i più veloci e competitivi, soprattutto sul passo gara
MotoGP Mugello, Alex Marquez: "Non bisogna dormire sugli allori, le altre case stanno crescendo"
© Luca Gorini

Francesco AllevatoFrancesco Allevato

20 giu 2025

Il Mugello è sempre stata una tra le piste preferite di Alex Marquez, costantemente brillante sul layout toscano. Non ha fatto eccezione il venerdì del GP d'Italia, e, sebbene dopo una prima parte di giornata sottotono, lo spagnolo è poi riuscito a risalire la classifica: "Sono molto contento, stamattina non ero troppo brillante mentre nel pomeriggio abbiamo fatto un bel lavoro anche con le gomme, il feeling generale è molto buono. Stamattina mi era mancato un po' di feeling con l’anteriore. Questa è una pista in cui vado sempre molto veloce, perciò potevo lavorare con calma senza rischiare troppo, ed è quello che ho fatto. Nel pomeriggio poi abbiamo dimostrato un bel passo"

Le buone sensazioni di Alex Marquez

Quarto tempo al termine della prima giornata di libere al Mugello, alle spalle soltanto di Viñales, Bagnaia e suo fratello Marc: Alex Márquez ha iniziato col piede giusto il weekend toscano, candidandosi fin da subito tra i protagonisti in vista di qualifica e gara. Un venerdì solido, costruito passo dopo passo, partendo da una mattinata in cui ha preferito non forzare subito il ritmo: "Nel pomeriggio abbiamo fatto un miglioramento molto importante con la media all’anteriore e la media al posteriore: lì abbiamo avuto un passo davvero buono. La moto funziona bene ma abbiamo ancora un po’ di margine".

Lo spagnolo ha sottolineato la crescita delle altre case costruttrici: "Alla fine ci sarà sempre qualcosa da migliorare, ma è vero che abbiamo una moto molto buona, molto equilibrata. Arrivare a questo livello è difficile, migliorare è complicato, ma non bisogna dormire sugli allori, perché sia Aprilia che le altre case stanno crescendo".

Lo spagnolo avverte: "La GP24 è difficile da migliorare"

Lo spagnolo ha poi proseguito, specificando: "Ci saranno delle gare dove probabilmente gli avversari saranno migliori di noi, è normale. Non è che Ducati debba essere la migliore su tutte le piste. Faranno dei passi avanti, credo che in alcune piste possano essere migliori di noi, ma penso che Ducati continuerà ad avere la moto per giocarsela sempre. Anche tre anni fa il nostro pacchetto era difficile da migliorare, e poi improvvisamente, con l’avanzare della tecnologia, hanno trovato la chiave giusta in un punto e sono riusciti a fare un grande passo. Per questo dico che non bisogna rilassarsi, bisogna continuare a evolversi. Non sto dicendo che in Ducati si stiano rilassando, anzi: stanno provando cose nuove, si vede che hanno voglia di migliorare. Sicuramente però la moto 2024 è una moto molto buona ed è difficile migliorare un punto debole, anche in considerazione del fatto che bisogna capire bene dove focalizzarsi, soprattutto in ottica del nuovo regolamento, nel 2027".

Infine, il due volte iridato ha chiarito anche la posizione del team Gresini rispetto allo sviluppo tecnico Ducati, specificando che, da squadra indipendente, la connessione con la casa madre non è sempre diretta o quotidiana: "Non è che abbiamo un collegamento diretto. Alla fine, noi siamo un team indipendente, abbiamo gente di Ducati, certo, ma non è che ogni giorno vediamo gli ingegneri o parliamo direttamente con loro". 

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