Andrea Iannone rientra sicuramente tra i piloti italiani di maggior impatto tanto in termini di velocità in pista quanto di mediaticità e attrattiva in virtù di un carattere schietto e sincero che ha sempre affascinato fan e addetti ai lavori. Ospite di Alessandro Cattelan, a "Supernova", il pilota di Vasto ha attraversato diversi argomenti legati alla sua passione per le corse, alla MotoGP e agli avversari incontrati in carriera: "La vita da pilota mi piaceva di più qualche anno fa, in MotoGP viaggiavi in posti più belli rispetto che alla Superbike, anche se in Superbike si tocca con mano la passione più intensa, mentre nel motomondiale avviene tutto in modo più distaccato. Mi sono reso conto di aver girato il mondo anche se allo stesso tempo non hai mai tempo davvero di visitare bene i posti".
L'ex pilota di Moto2 e MotoGP ha parlato di sè, descrivendosi come un pilota istintivo, oltre che di un eventuale ritorno in classe regina: "Non ho troppa voglia di tornare in MotoGP, lo moto sono molto diverse rispetto a prima, inoltre la Superbike è più faticosa da gestire mentre la MotoGP è più facile da guidare. Come pilota sono molto istintivo, tant'è che non ho mai guardato i cartelli e i riferimenti per frenare e approcciare alla frenata, solitamente mi gestisco attraverso la paura e l'istinto, fino a quando non mi si stringe lo stomaco. Molte volte ho tentato sorpassi sapendo che non sarebbero andati a buon fine e poi però hanno avuto successo; questo approccio ho cercato di riportarlo anche nella vita, a volte rischiare porta con sè i suoi benefici".
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