E’ un Pecco Bagnaia riflessivo quello che si presente in sala stampa nel sabato di Le Mans, dopo aver incassato il primo zero della sua stagione. Uno zero arrivato nella Sprint, dove il piemontese è finito a terra nella prime battute, a conclusione di una giornata iniziata però con ben altro piglio.
“In mattinata è andato tutto bene - apre Pecco - mentre in qualifica ho fatto un po’ di casino: so di non essere troppo competitivo nell’attacco al tempo con la morbida all’anteriore, dato che non riesco a spingere al massimo e i movimenti che regala non mi aiutano, specie ora che non ho fiducia sull’anteriore. Mi sono tenuto del margine perché sembrava che potessi perdere l’anteriore in ogni momento. So di non essere bravo come altri piloti in questo fondamentale ma partito comunque 6° senza un giro fenomenale, e in questa pista non è un grande problema”.
Nel pomeriggio è arrivata la Sprint, terminata per Pecco troppo presto.
“Sono partito con buone sensazioni, sarei arrivato in poco tempo su Alex per passarlo, ma arrivato alla tre ho perso l’anteriore senza particolari avvisi. Non ho fatto nulla di matto sono comunque finito a terra. I dati? Dicono che sono entrato un po’ piano e con cinque gradi di piega in meno”.
L’amaro in bocca è difficile da nascondere, anche considerato il passo che Bagnaia aveva in faretra.
“Se sono caduto vuole dire che qualcosa ho sbagliato, ma non mi aspettavo di farlo così. E’ un peccato perché avrei fatto sicuramente una bella gara nonostante non abbia fiducia sull’anteriore, che è anche la ragione della caduta. Guardando il passo della corsa penso che il secondo posto sarebbe stato raggiungibile”.
Il ducatista è ben consapevole del suo principale problema, e non cerca particolari scuse.
“Sono partito bene e sono riuscito ad essere aggressivo con Aldeguer: ero a posto, ma sono caduto. Con i se e con i ma si fanno grandi cose, ma la realtà è che ho fatto il primo zero dell’anno ed è un peccato continuare ad avere queste sensazioni sull’anteriore”.
Ora ad ogni modo c’è una gara lunga da disputare, tra il rischio pioggia e la necessita di ritrovare la giusta fiducia.
“Domani partirò come sempre, e proviamo a sopravvivere alla tre al primo giro. Il passo per lottare per le prime due posizioni c’è, poi vedremo. La fiducia sull’anteriore non c’è e questo mi rende complicato spingermi ad un certo livello, ma magari troveremo una soluzione. La pioggia? Non è mai un aiuto per nessuno. Qui piove spesso quando siamo sulla griglia, vedremo”.
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