Mirko Colombi
29 apr 2025
Tornando all'introduzione iniziale, si tratta sempre e comunque di soldi. Quando ci sono, le corse si fanno. Quando mancano, non si fanno, oppure, si accumulano debiti. In configurazione 1000 e da attuale regolamento, la MotoGP deve - imperativo - arrivare compatta al completamente del 2026, oppure i problemi già presenti sono pronti alla moltiplicazione.
Oltre a salvare quattro protagonisti - eccoli - serve preservare posti di lavoro e collaborazioni, oggi a rischio, malgrado nel paddock si paventi una sorta di ottimismo. L'ottimismo è un bel sentimento, se supportato da fatti oggettivi. In teoria. Nella pratica, CFMoto vanta una disponibilità sconosciuta alle Case rivali, discorso Honda e Yamaha a parte.
Si è parlato della voglia di entrare pronunciata da BMW, sappiamo che la Suzuki stia (ri)allestendo reparto corse e rimettendo i progettisti all'opera, ma i tempi tedeschi e giapponesi sono rinomatamente lenti e macchinosi. Le squadre impegnate cercano risposte e risorse, che CFMoto sarebbe pronta a garantire, specificando una cosa importante: nessuna fornitura tecnica, bensì supporto finanziario e
promozione del Marchio. Un po' come aveva fatto GASGAS in MotoGP: Tech3 portava in pista RC16 fatte e finite.
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