Il pacchetto Dorna prevedeva tutte le classi, soddisfabile dalla Casa italina. Al Costruttore francese interessano Top Class e MotoE, con preferenza plurimarca
L'idea fu geniale, funzionale, ancora funziona ed è stata copiata dai più. Pirelli - già in SBK quando la contesa era aperta, nel confronto con Michelin e Dunlop - introdusse nel 2004 il concetto di "mono fornitura", cosa assolutamente diversa dal volgarmente chiamato monogomma. Cosa vogliamo dire? Che la Casa italiana mise a disposizione per ogni squadra più e stesse soluzioni di mescola e carcassa, non una sola opzione per tutto l'anno. Il concetto è da comprendere.
E lo fa tutt'oggi. Nella storia abbiamo visto tanti nomi vincere, per più Costruttori. E non esclusivamente ufficiali, anche i privati, adesso nominati "satellite" o "indipendenti", hanno avuto e godono della medesima opportunità di successo, con cronologici sempre perfezionati. Al pari della sicurezza.
E via che pure in Formula 1 e MotoGP hanno preso la stessa decisione. Menzioniamo il massimo campionato a quattro ruote firmato Bridgestone e nell'attuale effige Pirelli, mentre in MotoGP Bridgestone e Michelin si sono divisi il lavoro. Ricordiamo anche un periodo in cui la classe regina a due ruote contava Michelin, Bridgestone e Dunlop, epoca in cui gli sponsor del tabacco arricchivano il paddock e il tessuto economico generale era più... capace. Adesso è il contrario, nessuno si può permettere di correre al massacro.
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