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Pecco ammette: "I rivali pagherebbero per avere il nostro motore. Io e Marquez la pensiamo ugualmente, ma lui è più pronto per la gara"
Mirko Colombi
13 feb 2025
Rispetto a ieri, Pecco Bagnaia appare quasi sollevato. Sarà che l'aver completato anche i test MotoGP thailandesi gli ha fatto tirare un sospiro di sollievo, sarà pure per la risoluzione delle noie avvertite nel primo dei due giorni di lavoro affrontati al Chang International Circuit: "Nella mattinata" svela "abbiamo trovato medesime problematiche, ma nel pomeriggio le abbiamo azzerate. Individuare i motivi e risolverli mi soddisfa, malgrado si abbia rinunciato a al Time Attack per impicci extra, sebbene resti l'ottima sensazione avvertita nella guida a gomme usate".
Quindi, è stato frugato il dubbio relativo al quattro cilindri da adoperare sino al 2024? La versione 2025 era l'alternativa ma, a quanto pare, verrà scartata a favore della "vecchia", se possiamo definirla così: "A dire il vero" l'ammissione del numero 63 "useremo una Desmosedici GP 24.9 e veramente vicina alla 2025. I rivali pagherebbero per avere il nostro motore e, sono sincero, nei giorni scorsi mentivo: sapevo benissimo che l'unità 2024 fosse la migliore".
La cosa ulteriormente bella? Il compagno di box è allineato: "Io e Marc siamo dello stesso parere: la GP24 è meglio. Io non potevo dirvi la verità, per il resto saranno i tecnici a rispondere. In ogni caso, serve crescere ancora, si può fare. Per esempio, in frenata".
L'opzione in merito al propulsore è frutto anche degli inghippi del passato: "Nel 2023 rischiammo, decidendo all'ultimo istante. Ci è parso immediatamente chiaro che il motore 2024 fosse e sia al top. Il box sta migliorando e Marc Marquez ci sta aiutando. Lui è il pilota più pronto in ottica gara, vedo bene anche Marco Bezzecchi con l'Aprilia e Pedro Acosta su KTM. Tuttavia, siamo noi della Ducati ad aver un ritmo dal potenziale maggiormente competitivo".
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