Fermin Aldeguer, Ai Ogura e Somkiat Chantra si confrontano con il salto di categoria: per tutti, l’inizio è stato con una caduta nei test del Montmelò
Nei test Aldeguer è finito a terra con la nuova moto, un’esperienza condivisa con gli altri rookie, Ogura e Chantra, a testimonianza di come oggi la MotoGP sia per i debuttanti uno strumento da maneggiare con estrema cura. "Stavo bene fisicamente, eppure ho capito che le necessità richieste sono differenti. Durante l’inverno mi allenerò ancora più duramente" ha spiegato Ogura, che passa da una moto veneta, la Boscoscuro di MT Helmets, a un’altra, l’Aprilia del Team Trackhouse. Ogura ha riportato l’iride in Giappone dopo 15 anni e l’ha fatto sorprendendo un po’ tutti, dato che il treno sembrava passato nel 2022, con lo spreco simboleggiato dalla caduta in Malesia con cui consegnò l’alloro ad Augusto Fernandez. Pur non avendo un talento esplosivo, Ogura potrebbe gradualmente farsi notare in una squadra che – nonostante un manager come Davide Brivio – sta ancora cercando la “collocazione” in MotoGP.
Dove il Team Trackhouse è sbarcato con grandi aspirazioni ma ha raccolto poco – anche a causa delle sfortune di Oliveira – nella propria stagione di debutto, e dunque l’imperativo per il 2025 è risalire la china. E se Ogura vuole crescere, e avrà comprensibilmente tempo per farlo, il suo compagno di colori Raul Fernandez avrà invece la pressione sulle spalle, essendo alla quarta stagione in MotoGP. Ogura sostituisce il connazionale Taka Nakagami sulla griglia, ma non – come sembrava inevitabile – sulla Honda di LCR, che Ai avrebbe rifiutato sia nel 2022 che negli ultimi mesi.
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