Dalla scorbutica tre cilindri ad una delle moto più semplici da guidare, tremendamente efficace in situazioni di piste con poco grip
Marco Pezzoni
20 dic 2024 (Aggiornato alle 12:19)
Piccola e doverosa premessa. Prima del rientro effettivo di Aprilia in MotoGP, un piede Noale lo aveva già rimesso nella Top Class del Motomondiale, dal 2012 al 2015 con la aRT (Aprilia Racing Technology), un prototipo semi-ufficiale iscritto come CRT in quelle stagioni. Finita questa fase di aRT, Aprilia decide che è il momento di rimettersi in gioco direttamente come costruttore affidandosi per il primo periodo a Gresini Racing. La prima RS-GP portata in pista è una moto con motore a V4 ed una V di 72°. La RS-GP del 2016 è tutto sommato una evoluzione di quella del 2015 ma si porta dietro ancora le stesse problematiche della moto dell’anno prima: un motore non adatto alla MotoGP e una situazione interna al Reparto Corse di Noale non riassettata dopo l’addio di Gigi Dall’Igna direzione Ducati.
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