Temi caldi
Lo spagnolo ha approfondito alcune tematiche sulla stagione appena concluso e che l'ha incoronato campione del mondo
Francesco Allevato
29 nov 2024
Jorge Martin si sta godendo tutti gli onori dell'essere diventato campione del mondo, tra cui, ovviamente, tutta l'onda mediatica che ne deriva. In tal senso, nell'ultima intervista rilasciata per la trasmissione spagnola "El Hormiguero", il nuovo pilota Aprilia ha spiegato lo stato attuale del suo magico momento: "L’importante è vivere il momento, goderselo appieno, e apprezzare le persone che ti circondano. Il futuro? Chi può saperlo. Ho raggiunto il sogno della mia vita, tutto quello che verrà sarà un regalo. Ho ancora davanti a me 8-10 anni di carriera e sono sicuro che lotterò per altri titoli mondiali".
In vista del 2025, il bis iridato resta un obiettivo sebbene secondo Martin i favoriti siano Bagnaia e Marquez: "È normale considerare Pecco Bagnaia e Marc Márquez i protagonisti assoluti. Sono i piloti in attività con più titoli in MotoGP, e la Ducati è la moto vincente. Saranno senza dubbio i favoriti". Lo spagnolo ha sottolineato l'impresa compiuto con il team Pramac, prima squadra satellite a vincere il titolo dal 2001 ad oggi: "Un team di venti persone ha battuto una struttura di duecento: questo significa che ogni membro di Pramac ha lavorato come dieci. Quando Ducati ha cambiato i piani e non mi ha promosso nel team ufficiale, ho trovato ancora più determinazione. Volevo vincere il mondiale e fare la storia. Diventare il primo pilota a conquistare un titolo con un team satellite era il mio obiettivo, e ce l’ho fatta".
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Martin ha poi proseguito: "Una sera, dopo cena, ci siamo fermati con un chilo e mezzo di formaggio a fette. Avevamo mangiato insieme e, una volta spenti i motori, abbiamo seguito Jorge per vedere dove parcheggiava la macchina. Quando l’abbiamo trovata, l’abbiamo riempita di fette di formaggio ovunque. La parte più divertente è stata il giorno dopo: sono andato da lui a chiedergli come andava, senza accennare nulla. E a distanza di nove anni credo che non abbia mai scoperto che fossimo stati noi!"
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