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Manca solo l'ultimo sforzo allo spagnolo per conquistare il primo titolo di carriera in classe regina, dopo lo aspetta l'Aprilia
Francesco Allevato
7 nov 2024
Si avvicina sempre più l'epilogo del campionato 2024 della MotoGP, arrivato all'ultimo atto della sua stagione con il titolo mondiale ancora da assegnare. 24 punti separano Martin da Baganaia, con lo spagnolo di conseguenza ampiamente favorito dal momento che da qui alla bandiera a scacchi finale mancano solamente una Sprint ed una gara lunga, a Barcellona. Un'occasione che si presenta imperdibile per Martin, che già nella passata stagione aveva sfiorato il titolo perdendolo solamente all'ultima gara ma che stavolta si giocherà un importante match point avendo dalla sua punti, inerzia e specialmente una relativa tranquillità nel poter gestire il tutto senza la pressione di dover centrare forzatamente il bottino pieno.
E se per Martin fosse l'ultima occasione per diventare campione del mondo MotoGP? Non auguriamo certamente questo allo spagnolo che può contare su una velocità d'elitè della classe regina e su una carta d'identità che gli permette di rimanere al top per ancora tanti anni. Ciononostante, è pur vera l'egemonia che la Ducati sta mettendo in scena negli ultimi anni, basti pensare alle 18 vittorie su 19 gare fino ad ora disputate, un rullino di marcia impressionante che evidenzia la superiorità della moto di Borgo Panigale, ed il punto è proprio questo.
Dal 2025 Martin vestirà i colori di Noale, andando a formare una squadra particolarmente temibile insieme a Marco Bezzecchi, a dimostrazione della volontà e del cambio di rotta di Aprilia, intenta a colmare l'ultimo gap che gli manca per raggiungere Ducati e quindi i massimi livelli della MotoGP. Una sfida che però si presenta molto complessa e forse al limite dell'impossibile quantomeno in un primissimo momento; abbattere la corazzata Ducati, al momento nettamente la moto migliore dell'intero lotto, e per di più con due piloti come Marc Marquez e Pecco Bagnaia pronti a dar battaglia a tutto e a tutti, e farlo con Aprilia non sarà di certo impresa facile. Potrebbe passare molto tempo prima che la nuova accoppiata produca risultati analoghi al binomio Martin-Pramac, è chiaro però che iniziare questo percorso avendo sulla propria carena il numero "1" di campione, rappresenterebbe di certo un impatto psicologico e pratico di grande rilevanza.
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