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"Testimonia la credibilità del circuito agli occhi della Dorna e delle istituzioni" ci ha raccontato in esclusiva il managing director dell'impianto
Gianmaria Rosati
29 ago 2024
Ci sono tracciati che, anno dopo anno, sono divenuti tappe fondamentali del calendario MotoGP e Misano, in questo senso, ha davvero centrato l’obiettivo. Dalla stagione in cui il Motomondiale è tornato tra i cordoli della Romagna – il 2007 – il Misano World Circuit ha acquisito sempre più credito agli occhi sia dei tifosi che della Dorna, che nel complicato periodo Covid ha individuato proprio in Misano una delle ancore di salvezza, con un doppio appuntamento sia nel 2020 (con la storica prima parziale riapertura al pubblico) che nel 2021.
Oggi per fortuna le drammatiche immagini relative alla pandemia appartengono al passato, ma Misano resta un centro nevralgico del calendario MotoGP tanto che ancora una volta la Dorna, messa alle strette dall’impossibilità di svolgere il GP Kazakhstan e prima ancora il GP India, si è affidata a Misano per mantenere quella quota 20 che rappresenta il minimo di appuntamenti stagionali come da accordi con le TV. Un attestato di stima che rappresenta la ciliegina sulla torta per il tracciato dedicato a Marco Simoncelli, che tra eventi e implementazioni – come i nuovi campi da padel o l’area commerciale aperta tutti i giorni – continua a crescere. Può sorridere e sentirsi orgoglioso il managing director del circuito, Andrea Albani, parte integrante – vista l’ormai lunga esperienza al timone – della crescita dell’impianto sotto tutti i punti di vista.
MotoGP orari tv: GP Aragon, programmazione Sky e TV8
Andrea, come si è arrivati alla seconda tappa della MotoGP a Misano, il GP Emilia-Romagna nel weekend del 20-22 settembre?
“Onestamente non pensavamo di ospitare una doppia gara fuori dal periodo Covid, ma sono maturate le condizioni giuste. La nostra disponibilità per la data in cui si sarebbe dovuto svolgere il GP Kazakhstan ha fatto sì che ci siamo potuti sedere al tavolo con i nostri partner: abbiamo capito che l’idea era sostenibile, e nell’arco di una decina di giorni siamo riusciti a trovare l’accordo. Non sarà semplice, dato che tra i due GP ospiteremo un evento per noi molto importante come l’Italian Bike Festival, ma per amore del Motorsport si fa anche questo. Siamo orgogliosi del fatto che la Dorna ci abbia scelti, ci sentiamo un impianto e un territorio affidabili e reattivi. E ovviamente c’è la passione, che guida tutto”.
Un accordo lampo, dunque.
“Abbiamo iniziato a parlare la domenica del GP Olanda (30 giugno, nde), per arrivare all’annuncio ufficiale il 15 luglio. Davvero un lasso di tempo breve”.
Quali saranno le iniziative per quanto concerne la vendita dei biglietti?
“Abbiamo optato per due macropromozioni. I possessori dei tagliandi della prima gara hanno potuto, fino al 21 luglio, usufruire di uno sconto del 30% sugli ingressi del secondo weekend. Chi non aveva ancora comprato nulla ha potuto, fino al 12 agosto, godere dello stesso sconto sul secondo fine settimana. Abbiamo voluto offrire la possibilità a tutti di vivere entrambi i weekend sul posto”.
La concomitanza con il mondiale Superbike a Cremona vi preoccupa, almeno in parte?
“Questo aspetto è stato valutato, come tanti altri, ma purtroppo non c’erano altre date disponibili per il secondo GP. La Superbike sta trovando un proprio riposizionamento in questi anni: non credo ci sia un offuscamento di uno sull’altro. Sia noi che lo staff di Cremona dobbiamo lavorare al meglio per far sì che l’Italia dimostri ancora una volta il proprio valore in questo settore”.
Qual è stata la principale difficoltà organizzativa del secondo Gran Premio?
“Il primo obiettivo è stato trovare un equilibrio, dato che c’è una quota di rischio in un’operazione del genere, ma abbiamo lavorato per questo con i nostri partner. In seguito è servito uno sforzo da parte di tutti, dai commissari ai vertici: questo è un anno intenso per il Misano World Circuit, e per me è stato importante vedere l’ottima reazione di tutto il gruppo. Non ci siamo mai tirati indietro e questo è un valore. Ovviamente la parte logistica non è facile, ma siamo abituati”.
Di recente Misano ha mostrato tante novità, come per esempio i campi da padel.
“In questi anni abbiamo lavorato pensando all’impianto come a un grande parco del Motorsport, dove l’offerta dei servizi deve incrementarsi costantemente. Questo, anche perché aumentando l’offerta crescerà il flusso di pubblico, che giunge in circuito per tanti motivi differenti. Crescere è fondamentale, anche perché genera un riverbero su tutti gli eventi che proponiamo, e questo è evidente”.
Come descriveresti la Racing Night del CIV? Misano ospita una gara diversa da tutte le altre.
“La Racing Night si colloca proprio nel solco di quello che abbiamo costruito in questi anni, dato che al fianco della parte sportiva trainante ci vuole al contempo una componente di show e divertimento, per intrattenere i fans. Tutto questo è incarnato dalla Racing Night. Siamo parte di una destinazione turistica, quindi tutto questo rientra decisamente nelle nostre corde”.
Cosa possiamo ancora aspettarci da Misano?
“Abbiamo dei cantieri aperti per l’ampliamento del paddock, e di recente abbiamo iniziato i lavori per accogliere la scuola ITS Maker, per poter avere quattro laboratori e portare sempre più competenze nel nostro sistema. Avremo 200 studenti che frequenteranno stabilmente il tracciato, credo sia un patrimonio da tutelare”.
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