“Sono partito bene ma presto ho visto che la pressione dell’anteriore era bassissima” ha commentato lo spagnolo di Gresini dopo il quarto posto in gara, poi diventato decimo per la penalità inflittagli
Domenica inizialmente dolce e poi diventata amara per Marc Marquez. Lo spagnolo di Gresini chiude inizialmente al quarto posto ma nel post gara gli viene comminata una penalità di 16” per la pressione gomme che lo fa scivolare al decimo posto finale.
“Sono partito bene – commenta Marquez – ma subito ho sentito qualcosa di strano nella gomma davanti e ho visto che la pressione era bassissima. Ho fatto passare Di Giannantonio per controllare la pressione della gomma, gli sono stato incollato per tutta la gara e stavo controllando la situazione abbastanza bene. Non mi aspettavo la toccata da Bastianini che mi ha fatto andare largo, e quel giro ero un secondo più lento, non ho fatto al meglio le curve 3-4-5 perché non sapevo come si sarebbero comportate le gomme dopo l’uscita di pista. Ci ho messo due giri per tornare sul gruppo di Enea e quei due giri mi hanno messo fuori dal target minimo di oggi.”
Senza il contatto con Bastianini probabilmente il podio sarebbe stato molto più alla portata per Marquez visto come stava gestendo le gomme per la fine della gara. “Se quello di ieri è stato più un mio errore, quello di oggi è un errore di tutti. Siamo un team. Stavo controllando abbastanza bene, la maggior parte delle Ducati era molto al limite, oggi è stata veramente difficile per via del mutamento delle condizioni del cielo nuvoloso-soleggiato-nuvoloso-soleggiato e della temperatura della pista che si abbassava o alzava di 5 gradi. Eravamo molto tirati e questa cosa potevo gestirla.”
In merito al contatto con Bastianini dice: “Quello che non potevo controllare era il contatto con un altro pilota che mi ha fatto andare largo costringendomi a rimontare e per quello la pressione è andata giù di molto. Mi sarei aspettato il “drop one position” per Enea, la penalità giusta quando si passa un pilota toccandolo e mandandolo largo. Lui non ha ricevuto nessuna penalità mentre io l’ho ricevuta per la temperatura delle gomme. Sono d’accordo con la penalità, l’unica cosa è che gli steward ci hanno messo tanto perché avevano tutti i dati e potevano vedere il calo della temperatura della gomma dopo il contatto con Bastianini.”
Nell’economia della gara olandese, l’unico punto sul quale Marquez deve lavorare ancora è riuscire a mandare in temperatura la gomma davanti. “Oggi la differenza non era tanta, normalmente è di più quando si segue un pilota. Per qualche motivo non riuscivo a mandare in temperatura la gomma davanti, ho cercato di aiutarmi con il posteriore. Quando seguivo Di Giannantonio la differenza era di 0,01 bar.”
Sul Sachsenring spiega: “Se saremo veloci al Sachsenring potremo essere allo stesso livello di Bagnaia e Martin. Con questo non dico che se saremo veloci lì sarò più forte di loro, se saremo veloci saremo al loro livello. Se invece iniziamo a faticare per qualche ragione saranno loro i più veloci. Dal Montmelò Bagnaia e Martin sono nettamente più veloci di tutti ed hanno un altro passo. Come al Montmelò anche qui il terzo pilota si è preso 6” da loro. Ho visto il passo e guidavano molto forte.”
Lo spagnolo spera che in un futuro possa essere rivista la regola delle penalizzazioni sulle pressioni gomme, specialmente a seguito di contatti ed un pilota finisce fuori pista. “Gli steward mi hanno detto che in futuro può cambiare la regola, ma oggi è così. Spero che possa cambiare specialmente quando qualcuno ti colpisce e vai fuori pista. Ad oggi la regola dice che se non perdi 16” in un giro non si può cambiare, ma con queste moto anche perdendo 2” la pressione scende di 0,05 bar. Sono uscito per il contatto con un altro pilota.”
Poi aggiunge: “Michelin dà dei consigli e poi insieme allo staff tecnico di Ducati e di Gresini decidiamo quali sono le pressioni. Bagnaia aveva la pressione un po’ più alta all’inizio perché sapeva che avrebbe comandato la gara dalla partenza. Quando si è davanti si può usare la stessa pressione delle prove, quando si è in mezzo al gruppo è un po’ diverso.”
Link copiato