MotoGP, Campinoti: "Ducati ha scelto "Cristiano Ronaldo", lì ho capito di non servire più al progetto"

Il Team Principal spiega: "Non condivido il no a Martin, il cambio di strategia è stato chiaro e ci ha spiazzati. L'amicizia con Dall'Igna mi ha fatto tentennare, lascio indietro tanti ricordi"

Gianmaria Rosati Gianmaria Rosati

28 giu 2024

Il circus della MotoGP è sbarcato ad Assen con la notizia del passaggio di Pramac in Yamaha oramai certa, ma solo oggi tale suggestione è diventata realtà, con il comunicato ufficiale rilasciato dalla casa di Iwata. La palla dunque è passata a Paolo Campinoti, che ha voluto spiegare cosa si cela dietro questa drastica decisione, che pone fine ad un matrimonio – quello tra Ducati e Pramac – quasi ventennale.
 
“Mi sento sia molto felice – le parole di Campinoti a Sky - che molto triste. Molto felice perché uniamo le nostre forze a quelle di una delle case motociclistiche più importanti del mondo, una casa che vinto 18 titoli. Molto triste perché si interrompe un rapporto professionale e d’amore con Ducati. Mi lascio indietro tanti ricordi ed in generale tante cose, che non si cancellano con un comunicato stampa. La scelta di Marquez al posto di Martin di Ducati è stata decisiva per la mia decisione: ho capito che non c’era più bisogno di uno junior team, quindi non mi sono sentito più parte integrante del progetto”.

Campinoti, Cristiano Ronaldo e Dall'Igna

Campinoti spiega poi la sua scelta, e soprattutto il processo che ha portato a questo cambiamento epocale.
 
“Questo cambiamento è stato causato da un insieme di circostanze. Negli anni il team è cresciuto tanto ma non abbiamo mai dato credito alle varie offerte arrivateci da altri costruttori, restando dunque fedeli a Ducati. Purtroppo le ultime scelte di Ducati hanno lasciato intendere un cambio di priorità, sposando un altro progetto: hanno preso il Cristiano Ronaldo (Marquez ndr) rinunciando alla squadra. Il nostro progetto era far crescere i giovani, arrivando così a poter contare su piloti come Bagnaia o Iannone: questa scelta di Ducati ci ha spiazzati, così abbiamo iniziato ad ascoltare più attentamente le sirene esterne”.
 
Le concause appaiono dunque chiare, ma il Team Principal toscano approfondisce il tema, anche dal punto di vista umano.
 
“E’ venuta a mancare una prospettiva. La scelta di non prendere Martin da parte di Ducati ovviamente non la condividiamo, anche se resta oggettivo che è stato scelto Cristiano Ronaldo, ma questa scelta ha delle conseguenze. Quando siamo arrivati in Ducati quest’ultima non era cercata come oggi: abbiamo fatto un lavoro importante ed intenso che ci ha legato. Ho un legame personale con Gigi Dall’Igna, il che mi ha portato a riflettere tanto su questa scelta”.

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