Liberty Media si prende MotoGP e SBK: i dettagli dell’operazione

Gli americani acquistano la maggioranza di Dorna Sports e di conseguenza tutti i campionati gestiti dalla società spagnola

Liberty Media si prende MotoGP e SBK: i dettagli dell’operazione
© Luca Gorini

Mathias CantariniMathias Cantarini

1 apr 2024 (Aggiornato il 2 apr 2024 alle 12:04)

Dopo un corteggiamento iniziato già nella passata stagione, il primo di aprile 2024 è arrivato l’annuncio ufficiale dell’acquisizione dell’86% delle quote di Dorna Sports SL da parte di Liberty Media, il colosso americano che già da qualche anno detiene i diritti della Formula1.

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Non solo MotoGP

Come avevamo anticipato nei giorni scorsi, l’operazione da circa 4 miliardi di Euro si è conclusa prima del GP di Austin in modo che il nuovo management potesse già nel proprio Gran Premio di casa essere presente in pista. Nonostante l’acquisizione dell’86% di Dorna Sports SL il cui valore è stato stimato essere di 4,2 miliardi di euro e di un valore patrimoniale di 3,5 miliardi di euro, Carmelo Ezpeleta e l’attuale management spagnolo resterà in possesso del 14% delle quote e manterrà le proprie cariche. Chi si aspettava dunque una rivoluzione in MotoGP resterà deluso, ma del resto cambiare a stagione in corso e così bruscamente i manager che dal 1994 ad oggi hanno portato la MotoGP a livelli di popolarità così alti sarebbe stato probabilmente un errore.

Con l’acquisizione di Dorna, Liberty Media prende il controllo anche di tutti i campionati organizzati fin qui dalla società spagnola, oltre ovviamente alle classi propedeutiche della MotoGP come Moto3 e Moto2, passano sotto il controllo americano anche il Motul FIM World Superbike, il FIM MotoE World Championship, il FIM Women's Motorcycling World Championship e tutte le serie propedeutiche all’arrivo nel motomondiale come il JuniorGP, il FIM MiniGP World Series e le varie Talent Cup sparse per il mondo.

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I numeri dell’operazione

Analizzando il documento pubblicato sul sito di Liberty Media, si intuiscono meglio le motivazioni che hanno spinto Liberty Media ad acquistare Dorna e tutto il pacchetto “a due ruote”. L’operazione che sarà chiusa entro la fine dell’anno salvo parere contrario degli organi di vigilanza, porterà Liberty Media ad inglobare Dorna Sports SL all’interno del proprio “Formula One Group”. Il proprio asset che oltre a detenere il 100% della Formula1 controlla anche Ouint (società che gestisce la vendita dei biglietti, le ospitality ed esperienze di viaggio per eventi sportivi e di intrattenimento con rapporti privilegiati con F1, MotoGP, NBA ed il Kentucky Derby). L’acquisizione dell’86% da parte di Dorna sarà pagato per il 65% in liquidità mentre per il restante 21% con azioni ordinarie dello stesso “Formula One Group”. Il restante 14% resterà, come detto in mano a Dorna che manterrà Carmelo Ezpeleta come CEO anche al termine dell’operazione. In carico a Dorna Sports SL resta anche l’attuale debito di 975 milioni che non sarà assorbito da Liberty Media.

Stando ai dati di Liberty Media, l’interesse globale verso gli eventi come la Formula1 e la MotoGP è sempre maggiore tanto da portare nel 2026 il giro d’affari relativo alle sponsorizzazioni a superare i 90 miliardi di dollari annui contro gli attuali 70 miliardi. L’aumento coinvolge anche i diritti televisivi che stando al colosso americano passeranno da 56 a 64 miliardi di dollari a livello mondiale. L’attuale reddito di Dorna è stimato 486 milioni all’anno, principalmente dovuto ai diritti televisivi che pesano per il 43% delle entrate, al 31% ci sono le entrate dovute alle 21 gare in calendario, mentre il 17% per tutte le attività commerciali e solo l’8% deriva da tutte le altre serie di proprietà di Dorna come SBK, JuniorGP e RedBull Rookies Cup.

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