Se Dorna vende, la MotoGP ha bisogno di un nuovo "capo"

Si stringono i rapporti di acquisizione con gli americani di Liberty Media: nel passaggio di consegna, come trovare un profilo all'altezza di Carmelo Ezpeleta?

Se Dorna vende, la MotoGP ha bisogno di un nuovo "capo"
© Luca Gorini

Mirko ColombiMirko Colombi

29 feb 2024

Scrivere di una possibile e più che probabile - come ammesso da Carmelo Ezpeleta - MotoGP "in vendita" non è assoluta novità, perché gia anticipata più volte e confermata da articoli che facevano presuppore dell'entrata di Liberty Media nel panorama a due ruote. La situazione sta evolvendo piuttosto velocemente, coinvolgendo società e nomi di alto livello, per un'acquisizione che si trova dietro l'angolo.

MotoGP, la creatura di Carmelo Ezpeleta

Entrò nel paddock, rendendolo il più professionale e credibile possibile, sino a farlo diventare invidiato da ogni ambito dle motosport e non solo. Carmelo Ezpeleta e Dorna presero in gestione il Motomondiale nel 1992, epoca dei propulsori a due tempi e della iconica classe 500. La crescita della serie fu evidente in diversi termini, tra cui la copertura televisiva implementata e l'accresciuto tasso di sicurezza dei circuiti.

Quando le esigenze tecnologiche e il mercato delle vendite palesarono nuove esigenze, arrivò l'introduzione della MotoGP a quattro tempi, definita subito quale "Formula 1 a due ruote". Dal 2002 e per almeno tre lustri, ie gare hanno goduto di grande lustro, e non lo diciamo per mero gioco di parole.

Però, come ogni giocattolo a cui gli individui rischiano di "abituarsi", vanno dedicate specifiche cure e aggiornamenti. Il leader catalano e il relativo staff lo hanno fatto bene - più che bene nel periodo pandemico, salvando il campionato e un numerosi posti di lavoro - affrontando crisi economica, flessioni di settori e cambi di mode da parte degli utenti. La Sprint, apparsa dai più idea folle, funzione e piace moltissimo.

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Costi stellari e ricerca di nuovi astri: la MotoGP sta cambiando pelle

Soldi, soldi e ancora soldi. Per correre serve denaro, non stiamo inventando l'acqua calda. Rovente è, invece, il tema legato agli sponsor, oggi in presenza minore rispetto al passato. I tabaccai del motosport hanno lasciato, disincentivati da leggi sempre più stringenti su sigarette e fumo. Sono rimaste poche aziende di settore, un paio di - grossi - energy drink, giusto qualche marchio extra-settore.

Basta o non basta?! Senza dati sottomano, ci sbilanciamo: non basta o, perlomeno, si deve correre ai ripari, se si vuole correre. Tanto si parla di contenimento costi, qualcosa si sta tentando di fare, ma quando è successo di poter allestire un team e prepare tecnica e personale per una richiesta di investimenti in decrescita o contenuti? Mai, in nessuna specialità. E in nessuno sport, a quanto pare. Dallo sci al tennis, dal calcio all'atletica, servono capitali maggiori di soldi. Si chiama professionismo, da tempo a braccetto col business. Giusto o sbagliato che sia, va accettato e intepretato, strategia migliore per andare avanti.

Lo deve fare la MotoGP, rientrante nei prodotti Premiere mondiali, sia per spettacolarità che per audience televisiva. Bello, ma costoso, impegnativo, probante. esigente. Come esigente è il pubblico, affamato di emozioni continue e desideroso dei cosiddetti "personaggi", questi però spontanei e non costruiti. Esattamente quanto sta cercando la classe regina prototipale: soldi e volti che buchino lo, anzi, gli schermi.

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Liberty Media e la MotoGP: affare quasi fatto, ma...

Dorna e il suo numero 1 lo hanno detto: siamo in vendita. Attenzione però a un dettaglio non da poco: non è vero che Dorna abbia la fila alla porta, tutt'altro. Semmai, riceve telefonate da istituti di credito ma, in fatti oggettivi, è Liberty Media prossima all'acquisto, azione compiuta in Formula 1 tra il 2016 e il 2017.

Sono americani, guardano avanti, allo show e al denaro. Elementi che piacciono e servono, come abbiamo potuto capire. Proprio mediante gli stilati ingredienti, la massima serie a quattro ruote ha raggiunto una ricetta vincente, per numeri record in circuito e dati interessanti previo teleschermo. Nonostante di effettivo spettacolo tra i cordoli se ne ammiri poco.

Ora, non sappiamo quando verrà annunciato l'(eventuale) passaggio di consegna, anche se sembrerebbe dietro l'angolo. La questione è un'altra: come sostituire un profilo quale è Carmelo Ezpeleta, uomo azienda, leader nato, attaccato al suo prodotto come se fosse un figlio e sempre pronto a metterci cuore e anima?

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