Il motomondiale ha trovato nel Trackhouse Racing un nuovo team per la MotoGP, la squadra americana riporta gli States nella classe regina. A capo della squadra ci sono Justin Marks ed il rapper americano di origine cubana Pitbull, al secolo Armando Christian Pérez.

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Entertainment a stelle e strisce

Gli americani sono i maestri dell’intrattenimento, basti pensare a come riescano a trasformare il Super Bowl (la finale del campionato NFL) in un evento quasi di contorno rispetto al “Half Time Show” ovvero il celebre show musicale dell’intervallo della partita. Lo scorso febbraio in occasione del LVII Super Bowl sono stati addirittura 121 milioni gli americani davanti alla TV per lo show di Rihanna nell’intervallo della partita che ha invece contato uno share medio di 115 milioni. Insomma, gli americani sanno fare spettacolo, la Formula1 da quando la proprietà è passata a Liberty Media ha fatto un salto comunicativo e di popolarità quasi ingiustificato visto il (poco) spettacolo offerto in pista. La MotoGP dopo aver strappato il manager exNBA Dan Rossomondo, ora Direttore Commerciale MotoGP sta provando a conquistare gli States che dopo esser stati protagonisti tra gli anni ’80 e ’90 quando i piloti a stelle e strisce dominavano la top class vincendo 13 dei 16 mondiali corsi tra il 1978 ed il 1993 sonno praticamente spariti nell'ultimo decennio

Nel motomondiale un team americano è già presente in Moto2, l’American Racing che ha provato a più riprese a portare nel motomondiale piloti americani con alterne fortune. L’arrivo in MotoGP del Trackhouse Entertainment Group, società di Justin Marks e del rapper Pitbull a capo dell’omonimo team porta non solo un team americano in MotoGP ma apre soprattutto nuove porte ad un mercato completamente nuovo per la MotoGP.

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Musica, live experiences e abbigliamento

Trackhouse Entertainment Group è figlio di una “venture” come dicono oltreoceano tra Justin Marks ed il rapper americano di origine cubana Pitbull. Partiamo dalla definizione che loro stessi hanno dato della loro società: “Trackhouse è un marchio di intrattenimento radicato negli sport motoristici, creato per galvanizzare i fan intorno alle corse e ampliare il suo fascino creando coinvolgimento nei fan attraverso musica, esperienze dal vivo, abbigliamento, filantropia e l'interesse umano delle personalità più importanti dentro e intorno al mondo dello sport”. Con queste premesse se il team americano dovesse mantenere le aspettative e le promesse, Dorna e la MotoGP hanno centrato il 6 al Superenalotto. La strada intrapresa da Dorna negli ultimi anni è quella di offrire sempre più servizi e show agli appassionati che arrivano in pista, l’introduzione della Sprint e della MotoGP Rider Fan Parade sono solo la punta dell’iceberg.

Il team americano grazie alla società di cui fa parte, potendo contare anche sull’incredibile popolarità e abilità imprenditoriale di Pitbull potrebbe dare un ulteriore slancio al lavoro di Dorna per l’organizzazione degli eventi a margine dell’attività in pista. Armando Christian Pérez, meglio noto come Pitbull ha bisogno di poche presentazioni, è uno degli artisti americani più importanti del momento, classe 1981 figlio di immigrati cubani è nato a Miami, città a cui è molto legato. Il 15 gennaio 2021, giorno del suo 40esimo compleanno, Pitbull si è regalato un team nella Nascar Cup Series diventando socio di Justin Marks nella società che gestisce Trackhouse Racing. I due ora approdano in MotoGP come Indipendent Team di Aprilia ma vista l’abilità comunicativa e imprenditoriale dei due filantropi americani è facile immaginare che di Trackhouse sentiremo parlare molto nel prossimo futuro e non solo per le prestazioni in pista di Miguel Oliviera e Raul Fernandez.

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