Aprilia: comunque andrà, sarà un successo in MotoGP

Aleix Espargarò ha in Sepang (forse) l'ultimo treno per provare a tenere vivo il discorso relativo al titolo mondiale. Qualora non ci riuscisse, pilota, RS-GP e team rimarrebbero la rivelazione 2022

Aprilia: comunque andrà, sarà un successo in MotoGP
© Luca Gorini

Mirko ColombiMirko Colombi

Pubblicato il 19 ottobre 2022, 10:40 (Aggiornato il 20 ott 2022 alle 09:59)

La candida ammissione palesata da Aleix Espargarò nel post gara di Phillip Island fa capire due cose: il catalano sa riconoscere il punto della situazione, l'Aprilia resta assoluta protagonista della MotoGP. Perché nessuno si sarebbe immaginato un campionato così di alto livello da parte del numero 41 e la RS-GP, giusto? No, altrimenti certi discorsi nemmeno li affronteremmo.

Sepang, (forse) l'ultimo treno per Aleix

Quali discorsi stavamo per sottintendendo? Ecco il primo: la corsa al titolo mondiale sta stringendo il cerchio a Pecco Bagnaia - al momento favorito, con una Ducati irresistibile o quasi - e Fabio Quartararo - passato da lepre a cacciatore, a bordo di una Yamaha apparentemente senza colpi accessori - il trentatreene di Granollers e il team emanato dal Marchio veneto hanno in Sepang l'ultimo treno 2022 disponibile.

Vero, o ci sbagliamo? Sono 27 i punti di gap che Aleix soffre nei confronti della Desmosedici Lenovo ufficiale, 14 le lunghezze in meno dalla M1 Monster Energy Factory. Ovviamente, Sepang ne metterà a disposizione 25, non abbastanza per materializzare il sorpasso in vetta. 

Dovrebbe succedere una sorta di patatrac, oddio, possibile: abbiamo assistito a numeroso colpi di scena dal Qatar all'Australia, perciò non ci stupiremmo affatto se la situazione si ribaltasse nuovamente. Oltretutto, pensando alla pista, la RS-GP promette di andarci forte.

Comunque andrà, sarà un successo: il fantastico 2022 MotoGP di Aprilia

A seguito della Malesia, andremo a Valencia. Mica ci siamo scordati di ulteriori 25 punti da assegnare al Ricardo Tormo. Si tratterà del finale di stagione e, premettendo che qui non sia abbiano preferenze per nomi, moto o compagini, sarebbe veramente bello che il titolo si assegnasse proprio domenica 6 novembre.

Immaginate uno scontro diretto in cui Espargarò potrebbe ancora farcela? Magari con praticamente sullo stesso piano Bagnaia e Quartararo. Quello sì che sarebbe un evento da seguire in circuito o davanti alla TV. Di certo, a Noale seguirebbero con attenzione le azioni dell'Aprilia, rivelazione 2022.

Come lo hanno fatto per tutto l'anno: calcare podi, vincere, dare fastidio ai "giganti", intimorirli, fare scuola tecnica, mettere in campo un progetto in stile Formula 1, distinguersi per risultati e comunicatività, cucire le bocche a chi diceva che il Marchio fosse in MotoGP solo per marketing. 

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