MotoGP, il naufragio di Quartararo cominciato ad Assen

L’ultima vittoria del francese risale a sette gare fa e sono ben 89 i punti persi fino ad arrivare a oggi, quando non potrà più correre in difesa

MotoGP, il naufragio di Quartararo cominciato ad Assen
© Luca Gorini

Serena ZuninoSerena Zunino

Pubblicato il 3 ottobre 2022, 15:11

L’anno scorso Fabio Quartararo vinse il titolo a Misano, con due gare di anticipo, complice una scivolata di Francesco Bagnaia mentre stava dominando. Oggi il testa a testa per il campionato è nuovamente tra loro due e dopo 17 gare il francese ha un vantaggio di appena due punti sul piemontese. Come è arrivato ad una situazione del genere?

Una prima parte di stagione (quasi) eccezionale


Perché se guardiamo la prima parte del campionato, sembrava avesse il titolo nelle sue mani. Pur non avendo la moto migliore della griglia (appellativo che è per ora riservato a Ducati). Anche in piste ostiche o in situazioni difficili, quali l’Indonesia per esempio, il portacolori Yamaha era riuscito a portare a casa sempre il massimo possibile. Vincendo tre gare (Portimao, Barcellona, Germania) e senza sprecare nulla. L’unico errore commesso nelle prime undici gare è stato proprio ad Assen, dove nei giri iniziali ha preso male le misure nel tentativo di superare Aleix Espargarò. Quello il suo primo “zero” stagionale, che in realtà ha rappresentato l’inizio del momento difficile.

Next stop: Australia


Nella seconda parte di stagione, non è più riuscito a vincere e l’unico podio raccolto nelle ultime sei gare è stato in Austria. Forse proprio quella è stata l’unica prestazione coi fiocchi, da citare, perché per il resto ha faticato a mantenere il contatto con i primi e ad Aragon ha avuto un tipico incidente di gara, che gli ha fatto perdere punti preziosi. Ecco dunque che, Gran Premio dopo Gran Premio, ha visto ridursi quel vantaggio su Bagnaia da 91 punti a … 2! Così si presenterà a Phillip Island, in Australia, con l’obiettivo di attaccare (e tutto quello che questo comporta) su una pista che storicamente è stata favorevole a Yamaha, ma oggi ormai, non si può più fare questo genere di distinzioni.

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