MotoGP: Valentino Rossi e la necessità di arrendersi al tempo

Nella conferenza stampa di Spielberg, Valentino ha annunciato il ritiro a fine stagione: l'unica scelta che poteva compiere, dopo aver lungamente provato a resistere allo scorrere degli anni

Christian CaramiaChristian Caramia

Pubblicato il 5 agosto 2021, 21:40

A tutto si può sfuggire, tranne che al tempo che scorre. Si può provare a capovolgere la clessidra, ma la sabbia tornerà, lentamente, a scendere giù.

Valentino Rossi lo ha sempre saputo. Ha tentato in tutti i modi di fermare il tempo, suo ultimo avversario di una lunga serie, consapevole che prima o poi l’avrebbe avuta vinta. Vale ha provato a resistergli, aggrappandosi con tutte le sue forze al sogno di quel decimo titolo mondiale accarezzato, a volte intravisto, ma alla fine svanito.

E così, alla soglia dei 43 anni, il Dottore ha deciso di dire basta con la MotoGP, consapevole che la sabbia era finita e la clessidra non poteva più essere capovolta. Troppo veloci gli avversari, troppo tirata questa top class in cui basta un battito di ciglia per ritrovarsi nel guado delle retrovie. Troppe le incognite per tentare un'altra stagione.

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Unica scelta possibile


Alla fine, il #46 ha preso l’unica scelta che poteva compiere: ritirarsi e continuare la carriera di pilota in un’altra dimensione, magari nelle auto, portando comunque avanti la sua VR46.

Una decisione che, guardando i risultati, poteva compiere prima. Magari a fine 2018, quando seppe concludere il Mondiale al terzo posto dietro Marc Marquez e Andrea Dovizioso.

Invece, Valentino ha preferito mollare i freni e continuare il suo giro di pista, tardando il rientro ai box. Sfidando l’opinione di chi sostiene che un pilota dovrebbe ritirarsi all’apice della carriera: Rossi ha preferito andare avanti fino all’ultima curva, fino a quando non sarebbe stato lui stesso a dire basta. Ha deciso di provarci, accettando l’ultima sfida rappresentata dal passaggio in Petronas, consapevole che i risultati avrebbero parlato chiaro. Le cadute, le difficoltà, i pochi (17) punti conquistati finora hanno fatto accendere la spia della riserva, un chiaro segnale che il suo viaggio era ormai finito.

In tutto questo, chi lo ha amato ha continuato a farlo, chi lo ha odiato per partito preso ha avuto strada libera per proseguire nell’opera. Fino a quando Valentino si è trovato con le spalle al muro, dinnanzi alla scelta che non avrebbe mai voluto compiere. Quella di dire addio all’amata moto, alla M1 che gli ha regalato tante gioie e altrettanti dolori.

Oggi Valentino ha deciso di non capovolgere più la clessidra, lasciando che la sabbia facesse il suo corso. Ha scelto l’unica opzione possibile, la più plausibile, scartando la romantica ma rischiosa ipotesi di salire sulla Ducati al fianco del fratello Luca Marini. Togliendosi, probabilmente, un peso enorme dallo stomaco.

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