Vinales: “Rimango in Yamaha per vincere il titolo”

Lo spagnolo sorvola sulle voci che lo davano in Rosso e precisa: "Non ho mai pensato di passare in Ducati"

Mirko ColombiMirko Colombi

6 feb 2020 (Aggiornato alle 18:00)

Galvanizzato dal contratto appena rinnovato - due anni, 2021 e 2022 - Maverick Vinales sorrideva molto durante la presentazione Yamaha tenutasi a Sepang.

Questa situazione di solidità e continuità ha conferito al catalano una marcia in più, utile già nella stagione che sta per cominciare. “Allontanato” Valentino Rossi, ora è proprio Maverick il futuro del team Monster Energy Factory.

“Per me è veramente importante rimanere in squadra - dichiara il numero 12 - perché vogliamo vincere il mondiale e, con l’aiuto di Jorge Lorenzo, potremo accelerare il processo di sviluppo. Parlare la stessa lingua è utile, inoltre, lui ha conquistato tanti titoli. La sua esperienza è enorme, come la capacità di capire cosa serva per migliorare la M1”.

In quale aspetto devi migliorare?

“Ho bisogno di iniziare il weekend nelle prime posizioni, stiamo lavorando per migliorare questo aspetto, per risultare efficaci e costanti nei primi giri. Partendo forte in gara, potremmo poi condurre la corsa con maggior facilità. La Yamaha sta lavorando per perfezionare gli ultimi 15 minuti della corsa. Se partirò forte, potrò stare davanti con Ducati e Honda”.

La M1 che ti serve, quali caratteristiche deve avere?

“I primi giri che ho fatto con la M1 si sono dimostrati positivi, l’accelerazione è pi decisa, il grip è più costante. Abbiamo test team coi giapponesi, poi vedremo come evolvere il progetto durante l’arco della stagione”.

Adesso non se ne parla più. Eri davvero vicino al passaggio in Ducati?

“Sono contento di essere rimasto in Yamaha, ma non è stato facile, ho dovuto chiarire un po di cose prima di firmare. Dopo l’estate lo staff della Casa ha seguito me e la mia mentalità, i risultati si sono visti. Adesso abbiamo creato una fortissima squadra, anche grazie all’innesto di Jorge, che sarà prezioso nello sviluppo della M1. Anche durante la scorsa estate, non pensavo ad altre cose, non dedicavo tempo a pensare se andarmene, alla fine molto dipendeva anche da Yamaha: con il supporto giusto, sono rimasto. Quest’anno è molto importante, siamo tutti focalizzati sull’obiettivo. Il numero 1”.

Sembri un altro pilota. Tante cose sono cambiate per te.

“A Doha vivo bene, penso solo a me stesso ed al lavoro da fare. La gente che ho dentro la squadra capisce di cosa io abbia bisogno, questa cosa prima non accadeva. Per me era importante mantenere lo stesso team e percorrere la stessa via. Mi chiedono se io mi senta pronto per essere il numero 1 in squadra: non sento la pressione né la rensponsabilità. So e sappiamo che potremmo essere forti in gara, comunque il fatto che Yamaha punti su di me, è un motivo di orgoglio e onore. Voglio migliorare i punti deboli e valorizzare quelli forti. Ho nove giorni di test per riuscirci.

Valentino Rossi avrà addosso più o meno pressione di te?

“Non lo so, difficile dirlo. Io penso a me. Sono pienamente concentrato per vincere il titolo. Ripeto, per me saranno cruciali le qualifiche ed i primi giri. Dovrò partire dalla prima fila sempre e mantenere alto il ritmo per tutta la corsa. Anzi, dovrò mantenerlo altissimo”.

Rossi: “Yamaha non mi ha mancato di rispetto”

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