MotoGP: a Valencia per i test

Tante le novità in questi due giorni di prove che preannunciano un Mondiale 2020 davvero ricco di sorprese 

Mirko ColombiMirko Colombi

Pubblicato il 19 novembre 2019, 12:06

Da domani sarà già 2020! Come ogni anno, la MotoGP brucia le tappe, con un test collegiale sulla pista di Valencia, giusto un paio di giorni dopo il Gran Premio, l’ultimo stagionale. 

Ne vedremo delle belle. Innanzitutto, Honda ha ufficializzato il nuovo la nuova line up del team Repsol HRC: Alex Marquez raggiunge il fratello Marc, componendo un duo famigliare che conta 10 titoli del mondo. Gli occhi della critica saranno quasi tutti per loro, da notare che Alex girerà per la prima volta con una RC 213V del team LCR, che attende Nakagami infortunato e che ha tuttora Crutchlow.

Alex Marquez: il talento cresciuto nell'ombra

Novità

Non solo Honda al centro dell’attenzione. In due giorni di prove, vedremo esibita qualche evoluzione tecnica, tanto attesa dai piloti titolari. In Ducati, per esempio, già nel weekend valenciano Pirro guidava una Desmosedici dotata di codone più gonfio ed aerodinamico. Paolo Ciabatti ha svelato che una evoluta elettronica è in fase di sviluppo, ma quel particolare sarà evidente ai soli polsi destri di Dovizioso e Petrucci, i due “factory” di Borgo Panigale. Una moto nuovissima è stata promessa, vedremo se sarà una parola mantenuta.

MotoGP: le pagelle di Valencia

Attenzione anche a Jack Miller, alfiere Pramac. L’australiano si sente pronto ad un ruolo da ufficiale, nel 2020 si giocherà una chance importante, da vedere se Pecco Bagnaia ce la farà a recuperare dopo la brutta botta patita in prova.

Rimanendo in Italia, Aprilia ha in cantiere una RS-GP che con il presente modello non ha nulla a che fare. Le parole di Massimo Rivola - CEO Racing del marchio veneto - sono state chiare: “il prossimo prototipo non avrà nulla in comune con quello attualmente usato da Iannone ed Espargarò”. Staremo a vedere, nel frattempo i piloti restano Andrea ed Aleix.

Per Suzuki, previste migliorie al quattro cilindri, tallone d’achille della GSX-RR. Rins e Mir - ancora in squadra - non vedono l’ora, perché per il duo catalano era (quasi) impossibile effettuare un sorpasso in accelerazione e velocità.

In Yamaha le due formazioni non sono state toccate: Rossi e Vinales nel team Monster, Quartararo e Morbidelli in Petronas. Ad Iwata - dopo continue lamentele e richieste - hanno progettato una M1 inedita, tutta da scoprire e sviluppare. Perciò, se domani e mercoledì vedrete quattro Yamaha nere come il carbonio, tutto torna.

Attenzione a KTM, Casa che abbandona la Moto2 per concentrarsi sulla Regina (non dimenticando la Moto3). interessanti i debutti di Brad Binder, vice campione della Middle Class e Iker Lecuona, anche se, quest’ultimo, ha gareggiato nel fine settimana appena concluso.

 E poi, in pista tanti collaudatori. Ogni chilometro accumulato significherà dati utili su cui lavorare, per aggredire presto e subito il prossimo campionato che, malgrado non saranno assegnati punti, inizierà proprio domani.

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