Gioco delle scie e rallentamenti in qualifica: quest’anno se ne sono viste di tutti i colori soprattutto in Moto3, ma anche nelle altre due categorie.
Durante gli ultimi minuti delle sessioni di prove libere e in taluni casi anche di quelle qualifiche ufficiali, si è assistito a quello che si potrebbe definire “la sindrome da attesa”.
Così la Direzione gara ha deciso di prendere provvedimenti.
A Valencia, ultimo appuntamento della stagione, al giovedì pomeriggio tutti i piloti saranno convocati per un Briefing.
Mike Webb, Race Director del Campionato del Mondo MotoGP: “E’ una questione di sicurezza. È possibile infatti che uno o più piloti che sono nel loro giro lanciato si ritrovino davanti uno più lento: il primo pilota lo vede e magari riesce a evitarlo, ma il problema è dell’altro che sopraggiunge e che non può vederlo, se non quando è troppo tardi. In alcuni casi i piloti aspettano perché vogliono solo pista libera per lanciarsi. Ma ultimamente si vedono sempre più piloti che rallentano e aspettano un pilota più veloce per accordarsi e sfruttarne la scia.”
Seguire una scia - dice anc0ra Webb - non è un crimine: si è sempre visto e un giorno o l’altro tutti i piloti ne hanno avuto o ne avranno bisogno. Ma non per questo bisogna disturbare e mettere in pericolo coloro che seguono.
“Fino ad ora ho sempre detto i piloti che andare lenti è consentito, a condizione che siano fuori dalla traiettoria e non disturbino gli altri piloti. Purtroppo però adesso oltre la metà dei concorrenti della Moto3 procede lenta in diversi momenti: di conseguenza non lascia spazio a un pilota nel suo giro veloce, rappresentando un limite per la sicurezza.”
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