MotoGP Brno: l’eroico fine settimana di Jorge Martin

Lo spagnolo ha terminato la Main Race ceca in settima posizione, festeggiato dal team Aprilia quasi come se nulla fosse successo

MotoGP Brno: l’eroico fine settimana di Jorge Martin
© Luca Gorini

Marco PezzoniMarco Pezzoni

21 lug 2025 (Aggiornato il 22 lug 2025 alle 08:49)

Tolto Marquez che oggettivamente ha fatto quello che ha voluto nell’arco del fine settimana di Brno, la palma di “Rider of the Race” spetta inevitabilmente a Jorge Martin, settimo al traguardo alle spalle di Quartararo. La cosa più interessante è notare il distacco finale a fine gara da Marquez, solo 16 secondi nell’arco dei 21 giri.

Un risultato clamoroso, pensando che non ha subito il classico calo fisico che incontra ogni pilota rientrante da un infortunio, anche pesante come quello dello spagnolo in Qatar. Va detto che comunque ha girato sia con una RSV4 che anche con la RS-GP prima di affrontare la trasferta in Repubblica Ceca.

Dal Qatar a Brno, quante cose sono cambiate

Lusail e Brno, due fine settimana più o meno simili nella portata (entrambe le volte Jorge era al rientro da un infortunio) ma diametralmente opposti nel loro svolgimento e nell’esito finale. Di acqua sotto i ponti ne è passata, e tanta anche, sia in casa Martin che in casa Aprilia. In Qatar, Jorge di fatto saliva su una versione della RS-GP 25 molto distante da quella che gli ha permesso di chiudere settimo in gara. Quella RS-GP era un brutto anatroccolo, e non il meraviglioso cigno che è diventata oggi grazie al lavoro immane fatto da Bezzecchi, Savadori e tutto lo staff di Noale.

Lo spagnolo prima del debutto ufficiale in pista aveva messo a referto appena 13 giri nei test di Sepang prima di cadere due volte, la seconda delle quali rovinosa, procurandosi le prime fratture a mano e piede che lo hanno tenuto lontano dalla pista.

Durante il fine settimana qatariota lo spagnolo si è conservato fisicamente girando poco tra FP1, Practice, FP2 e Qualifica in ottica della Sprint e della gara lunga del giorno successivo. Sprint che chiude in sedicesima posizione alle spalle di Marini a meno di 16 secondi dal vincitore Marc Marquez. Poi quello che è successo in gara è cosa arcinota, con le multiple fratture alle costole ed il pneumotorace che lo terrà in ospedale per un mesetto circa prima di tornare in Spagna e proseguire cure e riabilitazione.

Tra Losail e Brno sono passati esattamente tre mesi e sette gare nei quali sono successe un po’ di cose sia in casa Aprilia che dal lato Martin: Aprilia ha lavorato sodo portando aggiornamenti continui e sono arrivati anche i risultati (vittoria a Silverstone, podio ad Assen, podio ieri a Brno) mentre dal lato Jorge ovviamente la querelle sulla clausola di uscita fatta inserire dal pilota e dal manager Valera in sede di firma con Aprilia con tutto quello che ne è conseguito tra storie di Martin, risposte di Aprilia, bordate di Valera e l’intromissione di Carmelo Ezpeleta nella diatriba.

La redenzione a Brno, galeotta fu la conferenza stampa?

Prima di tornare in pista ufficialmente in gara a Brno, Martin si è fatto un po’ di km prima a Barcellona con la RSV4 e poi a Misano con la RS-GP (test, quest’ultimo, ottenuto grazie alla regola voluta da Aprilia stessa per far girare i piloti infortunati con una MotoGP prima di rientrare in gara, e fatto in previsione dell’ottenimento del “fit to race”), sottoponendosi poi alle visite di controllo in ospedale per verificare lo stato di consolidamento delle ossa rotte in Qatar.

Il giovedì, al termine della consueta conferenza stampa pre gara, si è tenuta una conferenza stampa speciale con protagonista proprio Jorge Martin che ha voluto spiegare le ragioni del suo comportamento verso Aprilia quando era infortunato. Viene da sé pensare che lo spagnolo abbia fatto dietrofront e confermato la sua presenza in Aprilia anche per il 2026 pensando alla penale salata da pagare per liberarsi da Aprilia ed anche le lungaggini della giustizia italiana in caso di disputa in Tribunale.

Cronistoria Martin-Aprilia

Toltosi questo peso, Martin è sceso in pista il venerdì per le prove libere della mattina con uno spirito diverso, vedendo anche come è andata la moto nelle gare precedenti. Se nelle FP1 se l’è presa con molta calma chiudendo in diciassettesima posizione, nelle Practice del pomeriggio si è scatenato firmando il quinto tempo ed una Q2 diretta insperata per un pilota al rientro dall’infortunio. Jorge ha poi chiuso dodicesimo sia le FP2 del sabato mattina che la qualifica; nella Sprint è stato per un po’ in lotta per la top 10 salvo chiudere in undicesima posizione a soli 6 secondi dal vincitore Marc Marquez, forse accusando un calo fisico, fisiologico avendo disputato interamente tutte le sessioni. 

Il capolavoro vero Martin lo fa però in gara. Parte benissimo dalla dodicesima casella e resta lontano dai guai senza strafare. Riesce a tenere un buonissimo passo gara nonostante sia la prima vera gara con Aprilia ed il poco tempo a disposizione per girare sull’asciutto (solo la qualifica ed i 10 minuti di warm up), chiudendo al traguardo in settima posizione a meno di 16 secondi dal vincitore e meno di 5” da Quartararo davanti a sé.

Al box ovviamente esplode la gioia incontenibile, quasi come se tutto fosse passato in cavalleria dopo la conferenza stampa di giovedì pomeriggio. “Oggi è ricominciata la mia vita” ha dichiarato lo spagnolo a Sky nel post gara, niente di più vero pensando che tre mesi fa era in un letto di ospedale con le costole rotte e con tanti dubbi sul suo futuro da pilota.

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