MotoGP, esclusiva Bastianini sulla KTM "scomoda": "Quando parla Dani, è come avere un maestro"

Il podio non è ancora un obiettivo percorribile, ma voglio che lo diventi più avanti nella stagione: devo essere paziente e consapevole del mio potenziale. Pernat, le scelte che non rifarei, Marquez: vi dico tutto...
MotoGP, esclusiva Bastianini sulla KTM "scomoda": "Quando parla Dani, è come avere un maestro"

Serena ZuninoSerena Zunino

8 apr 2025

Sui compagni di squadra...

In KTM corri accanto a Maverick Viñales, che è nell’altro lato del tuo box, Brad Binder e Pedro Acosta: quanto li conosci?

«Parliamo tra di noi, soprattutto con Maverick che è il mio compagno di box. Loro sono tre piloti molto diversi l’uno dall’altro, ma da tutti si può imparare qualcosa. Più andremo avanti più ci sarà modo di dialogare e raccogliere informazioni. Soprattutto Brad ha tantissima esperienza con la RC16, è parte importante di questo progetto. Certo, ha una guida molto particolare, siamo molto diversi, però può essere ugualmente un ottimo spunto».

A proposito di chi ha esperienza, c’è anche Dani Pedrosa nelle vesti di collaudatore KTM

«È un vantaggio averlo così vicino, potersi confrontare con lui è una grande occasione. Quando parla Dani, è come avere un maestro, chi è stato un pilota di grande livello ha proprio un tratto diverso. È abbastanza intuitivo e ti trasmette fiducia».

Un suo dettaglio che ti ha stupito?

«Appena arrivato in KTM, avevo fatto la prima uscita con la moto, mi aveva chiesto un’opinione e gli avevo detto che mi era piaciuta, era stato divertente. Poi però mi aveva avvisato: “Rientra ora, vedrai che la moto con le gomme usate cambierà”. Era vero, l’atteggiamento della moto cambiava moltissimo. Ci aveva preso».

Se potessi tornare indietro cambieresti qualcosa della tua carriera?

«Tantissime cose. Fin dai miei inizi avrei compiuto alcune scelte diverse. Il bello è che nulla è certo in questo mondo, non sai mai cosa trovi».

Ti sei dato un obiettivo “numerico” quest’anno?

«Provare a salire sul podio sarebbe un’ottima cosa. So benissimo che in questo momento non è raggiungibile, ma sono anche consapevole che potrebbe diventare un obiettivo percorribile, quindi resto sul pezzo» 

C’è un GP in cui sogni di ottenere il primo podio in arancione?

«Ovunque, il prima possibile».

Per te sarà meglio quando si arriverà in Europa?

«Sì, penso di sì».

Te lo aspettavi un inizio così importante di Marc Marquez, che ha preso il “tuo” lato del box in Ducati?

«Sinceramente sì. Sappiamo che pilota è lui. Non è una novità, e credo che sarà competitivo tutto l’anno. Come credo che ci sia qualche pilota non ancora al 100%. Vedremo le prossime gare».

 

 

 

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