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Podio ritrovato e porte riaperte: Roberts e il futuro in MotoGP

Joe sventola bandiera a stelle e strisce: la classe regina necessita di un americano, che potrebbe essere proprio lui nel Trackhouse Racing 

Podio ritrovato e porte riaperte: Roberts e il futuro in MotoGP

Mirko ColombiMirko Colombi

27 mar 2024

Malibù è un paradiso, ma la MotoGP attira come se lo fosse. Joe Roberts, californiano delle "zone giuste"  è tornato sul podio mondiale, centrando il secondo posto nella Moto2 di Portimao. Grande festa nel box American Racing e, rimanendo in ambito a stelle e strisce, proprio un componente nel team promuove il suo pilota. Vedremo se John Hopkins ha ragione.

Roberts, cognome che scotta nelle due ruote

Kenny Roberts e Kenny Roberts. Anzi, Kenny Roberts Senior e Kenny Roberts Junior. O meglio, Kenny Roberts e Kenny Roberts Junior. Insomma, decidetevi: come chiamare padre & figlio di una dinasta americana vincente nel Motomondiale? Per facilitare le cose, vi diciamo che entrambi hanno lasciato il segno, specialmente King Kenny, sia da pilota che da manager.

Quando arrivò nel paddock Joe Roberts, ecco i commenti del tempo: "Dannazione, con quel cognome puoi fare due cose: vincere. O vincere. Se solo sei discreto, vieni vessato". Fu come profanare una divinità, per certi versi, e il giovane originario di Malibù che vanta amicizie hollywoodiane se ne accorse ma, dopo un paio di parole, se ne infischiò.

Troppo bello il suo stile di vita, costituito da una base invidiabile in California, amici pronti a seguirlo nei viaggi di lavoro - e lo fanno, tra cui il fratello musicista, assieme al quale è solito esibirsi - residenza in Algarve dove trovare onde simile alle sue native, possibilità di correre ad alto livello. Ecco,  l'ultimo punto è da analizzare.

Roberts e il "no" ad Aprilia: potrebbe tramutarsi in un "sì"

Se fosse un segreto, non lo sveleremmo. Di fatto, (quasi) tutti sanno che l'Aprilia vedeva di buon grado il passaggio di Joe in MotoGP, esattamente su una RS-GP di Noale. In sintesi, è successo che, seppur lusingato della proposta, Joe l'abbia declinata. 

Non si sentiva pronto e, in parte, lo capiamo: corre in Moto2 dal 2017, i contatti sono esplosi tra il 2021 e il 2022, quando al suo attivo si contava un solo podio. Poco, il californiano voleva almeno una vittoria, centrata a Portimao. Guarda caso, posto in cui domenica scorsa ha fatto una delle gare migliori.

Stanno arrivando gli americani, anzi, già ci sono. Oltre all'American Racing è oggi il Trackhouse Racing la bandiera USA nella serie che, tuttavia, non schiera uno statunitense di grido. Chi pensa in un ravvicinamento tra Aprilia e Roberts, mica è fuori strada: il campionato, in caso di promozione, prenderebbe più piccioni con singola fava. 

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