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Yesterday: Kenny Roberts Junior
Ripercorriamo la carriera di Roberts Jr., che si laureò campione vent'anni fa, 20 anni dopo il padre, regalando alla Suzuki il suo ultimo Mondiale
Pubblicato il 10 gennaio 2020, 19:01 (Aggiornato il 15 gen 2020 alle 11:08)
La nuova vita, quella vera
Edipo ed il suo Complesso, lo abbiamo già citato. Del resto, sarà capitato anche a qualcuno di voi: allevato ed indottrinato da un padre di forte presenza sociale e costrutto, nasce - più o meno volontariamente - la fase di ribellione, che si trasforma in una vera e propria sfida col genitore.
Avvalora questa tesi la recente “Guerra dei Roberts” in cui, ogni membro della famiglia californiana aveva qualcosa da rivendicare o pretendere. In tutto quel marasma, Kenny Junior aveva deciso (annunciandolo) di voler fare il giro degli Stati Uniti, il suo Paese. Aveva viaggiato per lavoro in tutto il mondo, non aveva mai visto la sua terra. Con un grosso mobil home e sua moglie, iniziò il viaggio.
Persi i contatti con i parenti che, addirittura, non riescono a rintracciarlo, nonostante un numero di telefono nelle proprie rubriche, l’amico di avventura Matt Wait, già visto in 500, ha suggerito che Kenny abbia preso casa in Oregon e da lì, abbia aperto piccole strutture per far correre i go kart, specialità che tra California e Oregon è molto in voga.
Insomma, Kenny Roberts Junior non si fa più sentire, ma a lui piace udire ancora il suono dei motori da corsa.
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