Settanta anni fa, l’11 aprile 1955, il mondo del motociclismo conosceva da vicino l’ombra della tragedia sul circuito di Imola. In quella data, durante le prove della Coppa d’Oro Shell, il pilota Ray Amm perse la vita in un violento incidente; oggi, per ricordare lui e tutti coloro che sul tracciato del Santerno hanno trovato la morte inseguendo la loro passione, nasce la mostra-ricordo “Gli Angeli di Imola”.
L’iniziativa è promossa dal Motoclub Racing Imolese #96, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Imola, e sarà ospitata nell'androne del Palazzo Comunale, in Via Mazzini 4. L'inaugurazione è fissata per venerdì 18 aprile 2025, alle ore 17:30, e la mostra resterà aperta al pubblico fino al 18 maggio 2025. (Ingresso libero)
La mostra parte da Ray Amm, ma non si ferma a lui. L’intento è quello di riportare alla memoria un lungo elenco di nomi troppo spesso dimenticati, piloti che, come Ayrton Senna e Roland Ratzenberger in tempi più recenti, hanno pagato il prezzo più alto per il loro amore verso le corse. Una rassegna fotografica e documentale racconterà le vite e le carriere di Harry Hinton Jr. (morto nel 1959), Klaus Reisch (1971), Tommaso Piccirilli (1975), Pat Evans (1977), Randy Cleek (1977), Sauro Pazzaglia (1981), Guido Paci (1983) e Lorenzo Ghiselli (1985).
Imola, da sempre sinonimo di motori per la sua stretta connessione tanto con il suo glorioso circuito, quanto con una passione estremamente intensa per le due e quattro ruote, celebra chi ha lasciato la vita inseguendo il proprio sogno. “Gli Angeli di Imola” vuole essere non solo una commemorazione, ma anche un momento di riflessione sul valore della memoria e sul significato del coraggio.
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