Il manager milanese con un video sul canale YouTube del figlio racconta la dinamica dell’incidente e la volontà di portare avanti la memoria del “Sir”
Dopo la scomparsa di Luca Salvadori a Frohburg lo scorso mese di settembre, il papà del pilota milanese aveva annunciato che avrebbe fatto si che quanto successo a suo figlio non si ripetesse. In un video caricato sul canale YouTube del pilota il manager milanese ha fatto chiarezza su quanto accaduto e su cosa sarà fatto in futuro per mantenere vivo il ricordo di Luca.
Il National Trophy omaggia Luca Salvadori: la sua moto #23 nel logo del trofeo
Tramite un video caricato sul canale YouTube di Luca Salvadori, il papà ha reso noto che per volontà dello stesso pilota dopo il funerale a cui hanno partecipato decine di migliaia di persone tra amici, colleghi e tantissimi ragazzi che facevano parte della community creata sui social, Luca è stato cremato e le ceneri verranno poi disperse in un luogo che solo i suoi genitori conoscono, quello dove Luca fu concepito. Per questo la volontà di Maurizio è quella di creare un luogo dove poter raccogliere oltre alle moto ed i trofei tutti i cimeli degli anni di corse di Luca Salvadori all’interno della Factory di Trident Motorsport: “Questo potrebbe essere considerato il luogo più adatto dove Luca era stato più volte e che era un po’ il suo ambiente con la possibilità per chi vorrà fare di visitare il posto dedicato a Luca e magari anche la Factory dove lavoriamo”.
Delbianco omaggia Salvadori: “Sulla mia manopola destra per sempre”
Come aveva annunciato nel primo video pubblicato pochi giorni dopo la morte di Luca, Maurizio Salvadori sta portando avanti una causa legale contro gli organizzatori del round dell’IRRC di Frohburg. Pur essendo in possesso dei video dell’incidente, utilizzati anche come prova nella causa, il papà di Luca ha deciso di rendere noto quanto accaduto in quei tragici momenti con una ricostruzione digitale dell’incidente. Confermando la dinamica che già era emersa nelle ore successive all’incidente ma che va ad arricchirsi di dettagli importanti soprattutto dal punto di vista della sicurezza. Come avevamo scritto l’incidente è avvenuto al primo giro della gara in una veloce curva a destra che si affronta a 250km/h, il pilota che precedeva Didier Grams è stato sbalzato in aria con un violento highside atterrando proprio davanti a Luca che per evitarlo è dovuto andare all’esterno sull’erba. A quella velocità Luca è caduto e la moto è andata a sbattere contro le barriere poste prima di un piccolo gruppo di alberi. Proprio l’impatto della moto contro gli air fence li ha sollevati da terra (mentre da normativa dovrebbero essere attaccati al terreno) facendo andare a sbattere Luca a 102km/h contro le balle di paglia compresse (vietate dal 2018 dalla FIM per questo tipo di gare). Come ha confermato Maurizio Salvadori nel video: “Queste regole durante la gara di Luca non sono state seguite. Sono stato costretto a vedere le immagini dell’incidente nell’ambito dell’azione che stiamo portando avanti con il tribunale tedesco ma non è il caso di mostrarle”.
Il video prosegue poi con un racconto di una delle ultime cene insieme tra Maurizio e Luca Salvadori con il papà che da genitore mostrava delle perplessità sulle scelte del figlio con quest’ultimo che lo aveva tranquillizzato: "In una delle nostre ultime cene a fronte delle mie preoccupazioni che gli avevo espresso in maniera leggera come sempre lui mi aveva tranquillizzato dicendo che a 32 anni non aveva voglia di farsi male, che aveva dei progetti e che in queste gare andava all’80%".
CIVS: ecco il calendario 2025, novità San Marino
Nonostante le già tante iniziative fatte per ricordare Luca Salvadori, quella che probabilmente è destinata ad essere più incisiva nella vita delle persone è la nascita della Fondazione Luca Salvadori. Un’idea che Maurizio ha ben chiara con l’obiettivo di aiutare i motociclisti vittime di incidenti. “Sappiamo a volte essere lunga, dolorosa e dispendiosa. Dove a volte i medici non arrivano perché i centri specializzati sono pochi e molto costosi. La Fondazione potrebbe arrivare con un sostegno materiale economico preciso ed entra nel mondo di Luca, è un’idea che mi piace molto e mantenere il suo canale attivo con video caricati dai sui amici come Alberto Fontana (Naska), Denis Tarantello (Sinnaggagghiri) e alcuni artisti musicali permetterebbe sicuramente di avere una valida comunicazione e soprattutto mantenere unita la comunità che aveva creato”.
Link copiato