“Progetto Ro.sa”: la sicurezza prima di tutto

25 esperti si sono incontrati al Gp del Mugello, per discutere attorno al problema della sicurezza stradale
“Progetto Ro.sa”:  la sicurezza prima di tutto

Pubblicato il 17 giugno 2010, 17:06

Il Motomondiale al Mugello, non è stata solo l’occasione per vedere una bella gara di motociclismo. Come appendice di questo evento, c’è stata la tappa italiana del “progetto Ro.Sa” (Road Safety). Questa iniziativa finanziata dall’UE, vede impegnate tra l’altro Dorna, la Federazione Motociclistica spagnola, portoghese, italiana, Coordinamento Motociclisti, Mutua Motera, Fondazione Cidaut.

Il problema della sicurezza stradale, è un problema di grande attualità in Italia; infatti tra le vittime della strada, un altissimo numero sono motociclisti ( il 30% di tutti gli utenti della strada), nonostante che chi guidi la moto, in termini di Km percorsi, rappresenti solo il 3,5% della circolazione totale.

A causa di questo, 25 esperti italiani di sicurezza stradale si sono seduti attorno a un tavolo, confrontandosi attorno ad argomenti come: Infrastrutture e Veicolo, Fattore umano e Protezioni e, Attuazione delle Regole ed Educazione, questioni coordinate da Riccardo Matesic, Claudio Angeletti e Silvio Manicardi.

Le conclusioni più importanti emerse dal dibattito riguardano:
  • L’utilizzo dei piloti come testimonial per promuovere il corretto utilizzo dei mezzi
  • Al cinema e in televisione sembra tutto possibile, anche per chi guida. È importante dare un corretto esempio ai giovani.
  • Le protezioni? Sono l’ultimo (seppur fondamentale) elemento: prima deve esserci conoscenza del mezzo, consapevolezza di guida e corretta manutenzione delle infrastrutture

Importanti al termine del convegno le parole di Paolo Sesti, presidente della Federazione Motociclistica Italiana: “È assolutamente necessario coniugare la sicurezza sulla strada con quella sulla pista, sensibilizzando chi va in moto a rispettare le regole e gli altri utenti della strada, come fanno i campioni in pista. I piloti sanno bene che contravvenire a questi principi sarebbe molto pericoloso per la loro stessa vita. Non possiamo certo dire che accada lo stesso sulle strade” .

Insomma è importante, sempre, ricordarsi di guidare la moto con la testa …

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