Il pilota Honda riparte dal Sachsenring con ritrovata lucidità, portandosi dietro non solo le cicatrici, ma anche un bagaglio di esperienze che lo hanno fatto crescere: "È stato l’incidente più tosto della mia vita. Ora sto meglio. Questa caduta mi ha anche fatto capire molte cose, porto a casa delle esperienze positive, mi piace vederla in questo modo. Molta gente mi ha chiesto come facciamo noi piloti a tornare in moto, e me lo sono chiesto anch’io. C’è un lavoro molto psicologico, ma lo facciamo da quando siamo bambini, perciò siamo abituati. Sappiamo che è uno sport rischioso, ma la passione vince sempre. Sei consapevole che è una delle cose più belle che puoi fare nella tua vita".
Marini ha poi proseguito, svelando alcuni retroscena: "Ho fatto tutto il possibile per rientrare. Sapevo che potevo tornare abbastanza velocemente, ovviamente seguendo il parere dei medici. Tornare al Sachsenring è il momento giusto, farlo prima sarebbe stato affrettato. Spero di andare subito forte, anche se so che dovrò avere rispetto del mio corpo e fare le cose passo dopo passo. Della caduta mi ricordo più che la paura, il dolore, ho urlato per un’ora e mezza, per tutto il tempo".