Bagnaia, paura o coraggio? Lo spavento del GP Catalunya 2023
Pecco torna dove ha rischiato grosso: il numero 1 saprà mantenere concentrazione e sangue freddo, tenendo lontane paure e cattivi ricordi?
Pubblicato il 20 maggio 2024, 12:49 (Aggiornato il 20 maggio 2024, 13:05)
Con spontaneo sospiro di sollievo, pubblichiamo la foto di Pecco Bagnaia a terra, qualche frame prima di essere investito da Brad Binder. Investito sì, fortunatamente "in parte", perchè la RC16 del sudafricano è passata sulle gambe del ducatista, brutta cosa, tuttavia meglio che averlo colpito in pieno su corpo o capo. L'immagine risale al Gran Premio MotoGP Catalunya 2023, occasione di grosso spavento per il campione del mondo in carica. La domanda è: tornando sul luogo del misfatto, saprà tener lontane eventuali paure o tentennamenti?
Leggi anche: Orari GP Catalunya: programmazione Sky e TV del weekend a Montmelò
MotoGP Catalunya 2023: primo giro drammatico al Montmelò
Scattato dalla pole position, Pecco aveva accumulato nelle prime centinaia di metri qualche metro buono sui diretti inseguitori, ovvero, l'intero gruppo della MotoGP. Staccata, inserimento della Desmosedici a destra, cambio di piega a sinistra e subitaneo innesto di una micidiale derapata, nella quale scivolava il posteriore, accompagnando l'anteriore alla derivata.
Nella successiva ripresa d'aderenza, il lancio: highside terrificante "decisamente il peggiore della mia carriera" con volo in alto, caduta in basso e corpo pericolosamente roteante in piena traiettoria, fortunatamente schivato dai più, non dall'incolpevole Brad Binder.
Il sudafricano si è ritrovato Bagnaia sotto le ruote della sua KTM, spaventandosi a sua volta "Credevo di avergli tranciato le gambe" ma, come appreso qualche ora dopo, nella dinamica finita bene ci sono state botte forti per l'italiano, ma solo botte e non altro, come avrebbe detto il profilio più filosofico e positivo del paddock. Gli diamo ragione.
Caduta "provvidenziale" nel primo giro della MotoGP di Catalunya
Non ci siamo dimenticati del seguente dettaglio, anzi: torniamo indietro di qualche frame, riprendendo Bagnaia ancora in sella e al comando,e gli avversari che lo inseguono. La "fagiolata" innescata appena dopo la frenata si è rivelata provvidenziale, strano da dirsi, ma è così.
Nell'incidente multiplo sono finiti giù in sincro Alex Marquez, Fabio Di Giannantonio, Johann Zarco, Marco Bezzecchi ed Enea Bastianini. Proprio il numero 23 del team Lenovo Ducati ha rimediato l'infortunio peggiore, con caviglia e mano rotte, bisognose di intervento chirurgico.
Nella sfortuna, la fortuna: nella carambola il gruppo si è sgranato, presentandosi alla seconda curva ridotto in termini di moto. Potrebbe essere stata la salvezza di Pecco, perché Brad Binder e KTM a parte, è rimasto in mezzo alla pista, senza essere colpito nuovamente o investito.

Bagnaia e la paura: ne soffrirà o ci passerà sopra?
La lieta cronaca racconta di un Pecco sì acciaccato, però integro e in continua corsa iridata. Appena dopo la Catalunya, la MotoGP è andata in atto a Misano, occasione per lui da podio e conferma di esserci per il secondo titolo della classe regina consecutivo.
Chiaro è che, a seguito di quanto descritti, ci si domandi se al Montmelò tra pochi giorni Bagnaia possa soffrire di qualche tentennamento, magari in gruppo, nel presentarsi in quella "esse" che avrebbe potuto rivelarsi distruttiva. L'istinto del pilota è propenso all'archiviazione dei fatti, ma il dubbio è lecito.
Infatti, lui stesso ha ammesso che nelle successive Sprint 2023 è risultato meno aggressivo ed esplosivo di quanto la contesa richiedesse, l'esatto contrario dell'atteggiamento proposto da Jorge Martin. Battute iniziali guardinghe per il torinese, chiamato alla prova emotiva nel posto in cui si è spaventato e ha fatto spaventare di più.

Iscriviti alla newsletter
Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail
Commenti
Loading


