Pecco Bagnaia fa sua la Sprint del Gran Premio di Austria, riprendendo la vetta in MotoGP. Attenzione, però: 250 punti e leadership condivisa. Precisione chirurgica esibita da parte del ducatista, che ha approfittato delle imprecisioni altrui: Jorge Martin si è beccato un Long Lap Penalty, reo di aver tagliato una chicane. Marc Marquez si è steso, quando il secondo posto era assicurato. Evitare errori al Red Bull Ring ha significato vincere.

Bagnaia Vs Martin: precisione contro imprecisione

Ribadiamo il concetto: essere millimetrici paga, risultare fuori misura indebita. Ecco la differenza tra Pecco e Jorge, paridotati di Desmosedici GP24, la Lenovo rimasta dentro i bordi del tracciato, la Prima Pramac fuoriuscita. A Martin è arrivato via dashboard il segnale: rispetta il Long Lap Penalty entro quattro passaggi.

E così, il tentativo garibaldino di staccata sferrato dal numero 89, giunto alla posticcia essere col posteriore alto da terra circa mezzo metro, è costato caro. Il secondo posto, tuttavia, è stato portato nel garage dallo spagnolo, dato che un connazionale ha fatto pure peggio.

Espargarò sapiente, Marquez immaturo

Dal via sono partiti due Espargarò e due Marquez. Pol e Aleix, Alex e Marc. La wild card KTM si è difesa, Aleix ha usato la testa - oltre alla manetta - il fratello dell'otto volto iridato è cascato subito, l'otto volte iridato ci è ricascato. Ora, capiamo tutto, ma perchè Marquez - Marc - ha spinto oltremodo, mentre aveva in tasca un secondo posto, veramente lontando dal primo? 

Pecco Bagnaia era scappato, Espargarò su Aprilia aveva troppa distanza da recuperare. Niente, il futuro ducatista Lenovo Factory ha sprecato occasione da medaglia d'argento, lasciandola a Jorge Martin. invece, il Capitano di Noale, paziente e veloce, si è aggiudicato il bronzo.

Sprint MotoGP del Red Bull Ring: bandiera a scacchi